Incredibile, clamoroso, inaspettato. Non è l'unico caso di 'ripescaggio' di candidati con nomi meno 'altisonanti' che fino a 24 ore fa avevano festeggiato l'elezione salvo poi dover lasciare il posto ad un altro candidato che pensava di non essere stato eletto.

E' successo per esempio in Calabria dove è saltato il seggio per la candidata del Pd, Enza Bruno Bossi. Passa al suo posto, nel plurinominale Camera in Calabria, il candidato del Movimento 5 Stelle, Riccardo Tucci.

E' quello che avvenuto anche ad Umberto Bossi: non eletto. Anzi sì.

Sembrava dai dati forniti dal Viminale che il fondatore della Lega non fosse stato eletto in un collegio blindato in Lombardia come scritto anche da noi ieri (qui articolo) e invece oggi è arrivato l'ennesimo colpo di scena con al centro proprio Umberto Bossi, di nuovo catapultato a Roma dopo il riconteggio da parte del Viminale delle schede elettorali, tre giorni dopo il voto di domenica. Alla Camera c'è posto dunque pure per il Senatur, che dato per sconfitto alle urne non aveva mancato di far sentire la sua voce, quasi sentendosi più a suo agio fuori dal Palazzo: "Avevo accettato la candidatura solo per rispetto dei militanti", aveva dichiarato all'AdnKronos.

Salvini aveva provato a proporlo come senatore a vita che 'tecnicamente' sarebbe stato impossibile visto che sono i senatori a vita possono essere 'solo' 5 in base alla riforma del numero dei parlamentari e quei 5 senatori a vita ci sono già: Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia e Liliana Segre.

Oggi una volta arrivato il dietro-front del Viminale, Salvini, sperando che sia messa definitivamente la parola fine ad una vicenda che ha messo in imbarazzo tutto il partito, commenta: "Il Viminale riconta le schede e corregge degli errori: UmbertoBossi è eletto in Lombardia. Quante parole al vento...".

Fonte foto: Instagram Matteo Salvini e Commons Wikimedia