Tu sei qui: Politica"Ennesimo atto d'arroganza"
Inserito da (admin), lunedì 4 gennaio 2010 00:00:00
«Gravagnuolo con questa firma ha certificato il fallimento della sua Amministrazione». Lo affermano in una nota congiunta l’Assessore provinciale alle Politiche Sociali, Giovanni Baldi, i consiglieri provinciali Luigi Napoli ed Alessandro Schillaci, i capigruppo di minoranza in Consiglio comunale, Assia Landi, Emilio Maddalo, Antonio Barbuti, Alfonso Laudato e Fabio Siani.
«Con questo ennesimo atto d’arroganza - scrivono - Gravagnuolo, dopo aver cancellato i partiti di centro-sinistra, si avvia ad un cammino solitario di tipo deluchiano. Il suo gesto ha mortificato il popolo e l’intera città. Le sue dimissioni non sono altro che gli ultimi atti di un’amministrazione terminale, il cui progetto di città tanto declamato in campagna elettorale è miseramente fallito. In quattro anni di governo non è stata inaugurata un’opera pubblica che sia stata progettata ed eseguita dalla sua Amministrazione ed il Palazzo non si è mai aperto realmente alla città ed ai suoi abitanti. Il centro-destra si candida, perciò, a cambiare questo modo di fare politica, una politica aperta alla gente».
Calvanese-Ascoli: “Inadeguata una sua ricandidatura”
Una scelta personale ed irresponsabile, non discussa all’interno del PD e che rende inadeguata la sua ricandidatura alla guida della coalizione: molto dura con il sindaco Gravagnuolo la componente cittadina di “Con Bersani verso il futuro”, espressa da Flora Calvanese e Marco Ascoli. Ecco la dichiarazione integrale:
«Anche se ormai prevedibili, apprendiamo con sconcerto la notizia delle dimissioni del Sindaco Gravagnuolo. E su tale decisione specifichiamo quanto segue:
1) Tali dimissioni sono frutto di una scelta personale del Sindaco e non sono state discusse all’interno del PD o di altri partiti dell’attuale maggioranza.
2) Riteniamo tale scelta irresponsabile perché, invece di proseguire per i prossimi 16 mesi nell’azione amministrativa e nell’organizzazione delle celebrazioni del millennio dell’Abbazia Benedettina, si conduce la città ad una campagna elettorale costosa e logorante.
3) Se si è giunti a tale decisione è perché il Sindaco non si fida più di parte della sua maggioranza: siamo molto curiosi di vedere quali degli attuali 16 consiglieri non sarà ricandidato.
Ed infine riteniamo che, con un tale approccio metodologico, appare difficoltosa ed inadeguata anche una sua ricandidatura alla guida della coalizione».
Flora Calvanese - Marco Ascoli
Fonte: Il Portico
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