Forza Italia a rischio scissione. A minacciarla è il consigliere provinciale Carmine Adinolfi, che stigmatizza il metodo sia nell'individuazione del nuovo commissario cittadino che nella gestione politica del gruppo dirigente provinciale.

«Non è Daniele Angrisani come persona che contestiamo, ma Daniele Angrisani strumento della politica provinciale, dove è in atto una vera e propria guerra in vista del congresso. Di qui l'attuazione di una politica che mortifica le persone e le storie di tanti iscritti, dirigenti e consiglieri comunali e provinciali. Ma è ora di dire basta», afferma Adinolfi, che rivendica di aver lavorato nel partito non con le tessere, ma con la testimonianza quotidiana tra la gente.

«Occorre fare fronte comune contro l'arroganza dei pochi, tra l'altro protagonisti del declino del partito e della sconfitta elettorale. O si cambia metodo e si realizza una svolta vera e propria, o potremo pensare ad altre forme di partecipazione». Non lo dice, ma fa intendere che si potrebbe arrivare anche ad una scissione vera e propria.

Immediata la replica di Alfonso Laudato: «Adinolfi sbaglia. Dobbiamo batterci, invece, per una data certa del congresso e prepararci alla svolta. Angrisani sta lavorando e bene. Cerchiamo, invece, di eliminare i camaleonti della politica di Forza Italia. È facile parlare contro gli azzurri e mantenere intatti gli incarichi e le prebende avuti dal centrodestra. Si dimettano e facciano le loro battaglie».