(ANTEPRIMA) Sembra essersi abbattuta una maledizione sulla Fondazione Ravello. E' di pochi minuti la notizia delle improvvise quanto inaspettate dimissioni del segretario generale Renato Quaglia. Questa mattina il manager friulano, in carica da inizio anno, non si è presentato in Consiglio di Amministrazione, affidando a una nota le motivazioni delle sua scelta. Spiegazioni che avremo modo di comunicare e approfondire nel corso delle prossime ore.

Ma stando a quanto appreso a scoraggiare Quaglia, conosciuto come l'uomo delle missioni impossibili, sarebbero state alcune impossibilità a esprimersi al meglio per la Fondazione Ravello. Per salvaguardare il prosieguo delle attività della Fondazione, in primis dell'organizzazione della prossima edizione del Ravello Festival, il CdA ha nominato segretario reggente il dott. Maurizio Pilone, già consulente amministrativo dell'ente.

Il contratto di Renato Quaglia prevedeva un emolumento di 85mila euro con 29mila euro di rimborsi spese, dovuti maggiormente ai suoi spostamenti. E' il più oneroso della Fondazione Ravello.

Proprio la scelata del segretario generale era stato il motivo principale, lo scorso novembre, delle dimissioni dell'ex presidente Domenico De Masi.