Tu sei qui: PoliticaFurore, la lettera aperta del sindaco Ferraioli ai cittadini
Inserito da (redazionelda), domenica 3 marzo 2019 11:22:21
Si può dire che a Furore è già tempo di campagna elettorale. L'"eterno" Raffaele Ferraioli ha già annunciato di non voler continuare a guidare il paese chiamato alle elezioni nella prossima primavera (la data non è stata ancora stabilita dal Ministero dell'Interno). Ma in questi giorni il primo cittadino è chiamato a rispondere alle forti critiche provenienti dai propri oppositore.
Per questa ragione ha deciso di replicare attraverso una lettera aperta ai propri concittadini invitando a restare uniti per il bene comune che è l'ulteriore crescita del paese. Segue testo integrale della lettera.
Concittadini, Amici!
Vi scrivo. Non lo faccio in qualità di Sindaco, tanto meno in veste di candidato alle prossime elezioni, ma da semplice cittadino, innamorato del proprio paese.
Non intendo strappare applausi raccontandovi l'impegno profuso, le sfide vinte, le opere realizzate in tutti questi anni. Meglio di me ne parlano le pietre!
So pure che la gratitudine è una merce rara, come ci ricorda l'Ariosto con questi magnifici versi: "Alcun non può saper da chi sia amato/ quando felice in su la ruota siede/ però c'ha i veri e finti amici a lato/ che mostran tutti una medesima fede./Quando si cangia in tristo il lieto stato/ volta la turba adulatrice il piede/ e sol chi di cor ama riman forte/et ama il suo Signor dopo la morte." Lo stesso Shakespeare, per bocca di Marcantonio, incalza: "Il male che l'uomo fa vive oltre di lui. Il bene rimane, sovente, sepolto con le sue ossa": Sarà così anche per me!
Tornando al motivo per il quale ho deciso di scrivervi, desidero invitarvi a riflettere su un fenomeno che va degenerando con risvolti a dir poco patetici. Mi riferisco al crocchio che quotidianamente ciondola davanti al bar del nostro Comune e che sempre più somiglia a un circo equestre.
Pochi mentecatti vi celebrano il rito della menzogna e della cattiveria, fra calunnie, pettegolezzi e denigrazioni gratuite. E' uno spettacolo deprimente che rischia di compromettere l'immagine stessa del nostro paese. Io vi prego di essere indignati!
Recuperiamo il senso di responsabilità, vorrei dire di serietà, che ha sempre distinto la nostra comunità e prendiamo le distanze dai maestri del nulla e dai falsi profeti, capaci solo di turbare ed inquinare i rapporti sociali della nostra gente.
Furore può e deve ancora crescere. Questo è possibile se sapremo ripristinare quel laboratorio permanente di sviluppo che va sotto il nome di Comune e se riusciremo a scongiurare il pericolo di trasformare il paese in un serbatoio di faide e di risse dannose per tutti. Per questo vi invito a gridare assieme a me: fuori i mercanti dal tempio.
Raffaele Ferraioli
Fonte: Il Vescovado
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