Tu sei qui: PoliticaFurore, Sindaco Milo replica a Marchese su murale di Hitnes: «Non abbiamo cancellato nulla, non si vedeva più nulla del vecchio dipinto»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 26 settembre 2024 19:09:45
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa inviata in Redazione dal Sindaco di Furore, Giovanni Milo, in merito all'articolo titolato "A Furore polemiche sull'opera di Hitnes che copre murale preesistente, Marchese: «Un altro colpo inferto all'anima di un luogo»".
In replica al titolo, il Primo Cittadino puntualizza che «Nessuna polemica si è registrata, se non l'insensata quanto illogica, nonché infondata, presa di posizione di chi interviene per partito preso. I cittadini hanno invece dimostrato sensibilità e concordia rispetto al progetto di questa amministrazione che ha visto già realizzarsi due edizioni di "Furore street ART" con la proposizione a cittadini e visitatori di nuovi murales realizzati da artisti di fama nazionale ed internazionale, con notevole arricchimento dell'offerta turistica del nostro territorio. Ne sono la più plastica dimostrazione i numerosi messaggi di complimenti di cittadini e turisti, giunti all'Amministrazione comunale. Quindi esattamente il contrario di quanto la capogruppo di minoranza sostiene».
In merito all'osservazione della capogruppo di minoranza sul diritto d'autore, precisa il Sindaco Milo, «non solo è inconferente ma assolutamente infondato per la fattispecie considerata. Senza dilungarci, per non tediare i lettori in stancanti discussioni giuridiche, segnaliamo di non aver cancellato nulla, ma di avere realizzato uno dei dipinti, su una parete di un edificio privato che oramai non mostrava neppure più i chiari segni identificativi del precedente murales realizzati molti anni orsono. Ci chiediamo (ma anche a questo sapremmo dare una risposta se si volesse intraprendere una discussione) come mai dall'epoca della realizzazione non si è mai pensato di verificare la possibilità di una ripresa del murale in questione? Lascio la risposta a chi legge. Sottolineo che da una sbiadita iscrizione appena si leggeva ("da riprendere nel 2011"). Richiamo alla mente le foto fatte nel 2024 e non la proposizione di foto dell'epoca. È evidente che quando fu realizzato, il murale era visibile. Così non era però a distanza di svariati decenni. Ripeto è il naturale percorso dei murales che a seconda dell'esposizione del muro, che determina un maggiore o minore sbiadimento, durano in media sei/sette anni».
La consigliera Marchese dichiarava: «È proprio il caso di dire che si prende l'arte (evocativa e identitaria) e si mette da parte». A quest'affermazione il Primo Cittadino replica: «Non si comprende come si sia messa da parte l'arte se è proprio di arte che prima di tutto si è arricchito il nostro paese. Mi chiederei, invece, se all'epoca, la realizzazione dei murales, sia stata preceduta da una regolare autorizzazione delle autorità anche ambientali sul territorio».
«I murales - prosegue il Sindaco Milo - per loro natura sono caduchi e soggetti all'usura del tempo e proprio per questo motivo destinati a morire e ad essere sostituiti da altri murales, questo anche nell'ottica della diversificazione dell'offerta turistica del luogo. Anche in questo caso, fare unicamente riferimento al passato senza riuscire a guardare avanti ed al rinnovamento è proprio quanto di meno utile per la nostra comunità. Si sa da dove veniamo, ma si deve anche avere la visione di dove si deve andare. Senza che questo appaia una gara sull'importanza dei dipinti, che assolutamente non è, arricchire il paese di murales realizzati da artisti famosi e quotati non può che essere una prepotente modalità di pubblicità per i nostri luoghi, in particolare oggi nell'epoca della velocità altissima con la quale si propagano delle notizie. Pertanto, unicamente una nuova polemica inutile e senza senso, che come le altre si è dimostrato non giovare alla credibilità delle tesi della minoranza vista la seconda sonora bocciatura elettorale di questi. Ma contenti loro...».
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Fonte: Il Vescovado
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