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Inserito da (admin), venerdì 18 ottobre 2013 00:00:00
Nuovo ribaltone politico e nuova crisi amministrativa a Palazzo di Città. Questa mattina, venerdì 18 ottobre, il sindaco Marco Galdi ha azzerato tutte le deleghe degli ormai ex assessori. Un ennesimo rimpasto dell’esecutivo resosi necessario dopo la costituzione di nuovi gruppi consiliari che nei giorni scorsi avevano richiesto a gran voce il rilancio dell’azione dell’Amministrazione Galdi, «da troppo tempo insabbiata e paralizzata e sull’orlo di un terzo commissariamento».
«La nascita di due gruppi consiliari - ha esordito il sindaco nella conferenza di stamani a Palazzo - non poteva non avere riflessi sull’assetto della Giunta. Ringrazio per il lavoro svolto gli assessori che hanno collaborato con me in questi mesi, ma è fondamentale che ci sia un rapporto fiduciario tra la Giunta e la maggioranza in Consiglio comunale».
Importante in tal senso è stato il ruolo recitato dalla neo formazione “Unione Popolare - Pdl”, costituita dal Presidente del Consiglio comunale, Antonio Barbuti, e dal consigliere Marco Senatore, che avevano fatto presente al sindaco la necessità di un’inversione di rotta nella gestione politica e di un rinnovamento nella squadra di governo, con l’“arruolamento” di nuovi uomini deputati a concretizzare diverse opere ferme al palo. E Galdi non è rimasto indifferente a tale invito, aprendo ufficialmente l’ennesima crisi amministrativa a Palazzo.
Non sono ancora trapelati i nomi dei nuovi assessori. Circolano con insistenza voci circa un probabile defenestramento di Giovanni Del Vecchio e Teresa Sorrentino, ma al momento sono solo ipotesi. Di certo il primo cittadino, prima di arrivare a scelte definitive, vorrà confrontarsi con i vari gruppi consiliari e lo farà abbastanza rapidamente, come da lui stesso confermato: «Da oggi ascolterò i gruppi consiliari, iniziando da quelli che hanno già manifestato l’intenzione di sostenere la mia Amministrazione. Successivamente ascolterò i gruppi che stanno all’opposizione. Mi riservo di sciogliere il nodo entro la prossima settimana, anche perché la mancanza della Giunta, organo fondamentale per la vita dell’Ente, non può protrarsi a lungo».
Praticamente ufficializzata dal sindaco anche la “rottura” con Gigi Casciello, commissario cittadino di Forza Italia, che aveva chiesto le dimissioni del Presidente del Consiglio, Antonio Barbuti, nei confronti del quale il primo cittadino ha invece ribadito tutta la sua stima e la sua fiducia. D’ora in poi, dunque, l’unico interlocutore con cui Galdi vorrà confrontarsi sarà l’on. Mara Carfagna.
Pensiero finale di giornata improntato all’ottimismo. «Ho elementi che mi fanno pensare ad un consenso più ampio in Consiglio comunale. Mi auguro vivamente che quella appena aperta sia una crisi di crescita, che rafforzi la stabilità della mia Amministrazione e che possa garantirci con maggiore serenità il prosieguo della consiliatura fino alla scadenza naturale del mandato», ha chiosato il sindaco Galdi.
La Redazione
Fonte: Il Portico
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