Le elezioni politiche del 25 settembre sono incredibilmente vicine e tutto sembra muoversi molto in fretta: l'effetto domino, per esempio, in Forza Italia è stato costante dopo la caduta del governo Draghi e proprio il ruolo determinante del partito di Silvio Berlusconi insieme alla Lega e ai 5 Stelle di far cadere l'esecutivo, ha causato la fuga di esponenti di spicco tra le fila degli azzurri.

Via le big e i big del partito: prima Maria Stella Gelmini, seguita da Renato Brunetta e poi da Mara Carfagna che fino a ieri aveva dichiarato di essere passata da Forza Italia al Gruppo Misto ma ora annuncia, insieme al segretario di Azione, Carlo Calenda, la decisione di entrare nella segreteria del partito dell'europarlamentare ex Pd con la sua (ex) collega azzurra, Mara Carfagna.

Tra le altre cose la decisione ufficiale del passaggio di Gelmini ad Azione è stata comunicata via twitter: la politica bresciana con un tweet aveva annunciato pubblicamente di aver letto il programma di Azione e di averlo trovato molto interessante annunciando la propria disponibilità nell'abbracciare il suo progetto politico. Calenda, a stretto giro, le ha risposto con un chiaro e laconico: "Con grande piacere".

Intanto oggi alla conferenza stampa di presentazione delle "new entry" presso la sede della Stampa estera le due ministre ex azzurre qualche sassolino dalle scarpe se lo sono tolto pur confermando la stima e la riconoscenza nei confronti del fondatore e presidente di Forza Italia.

"Da parte mia il rispetto, la riconoscenza e l'affetto per Silvio Berlusconi sono immutati. Siamo stati insieme oltre 20 anni, sono cresciuta lì. Al tempo stesso sono una donna libera, leale, ma ho le mie idee. E dal momento che ha scelto di far venir meno la fiducia al governo Draghi io ho il dovere di fare la mia scelta". Così Mariastella Gelmini, durante la conferenza stampa con Carlo Calenda e Mara Carfagna presso la sede della Stampa estera. "Sottoscrivo le parole di Mariastella" - ha detto Carfagna.

Antonio Tajani segretario degli azzurri ha accusato Azione di promettere seggi a molti parlamentari di Forza Italia definendo le stesse Gelmini e Carfagna di aver tradito gli elettori mentre Carlo Calenda afferma convinto: "La destra non vincerà".

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