Il toto ministro è iniziato, telegiornali e stampa allineata non parlano d'altro. Ovviamente c'è da stare tranquilli, ormai ci hanno insegnato che per fare il ministro non c'è bisogno di nessuna competenza se non quella di leggere il copione da altri scritto. Sarebbe bello conoscere la regia di questo pastrocchio all'Italiana, visto che si deve correggere solo la legge elettorale per tornare a votare perché non lasciare gli stessi ministri? Si sarebbe sicuramente perso meno tempo, fosse solo per l'avvicendamento agli incarichi e la presa delle consegne delle attività già in corso. Alla fine sarà un rimpasto tipico dei governi passati, se leggete i nomi sono sempre gli stessi o persone a loro vicine politicamente (non potrebbe essere altrimenti vista l'identica maggioranza a sostenerlo), che scontenterà tutti. Insomma un Renzi bis che non piace a nessuno con un Gentiloni che si sacrifica immolandosi in nome di un partito che rappresenta solo se stesso e non più i suoi elettori.