Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è atterrata questa mattina, 28 gennaio, a Tripoli con i Ministri degli Esteri, Antonio Tajani, e dell'Interno, Matteo Piantedosi, per una missione del Governo italiano nel Paese Nordafricano. In corso l'incontro con il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale libico, Abdel Hamid al-Dabaiba e, a seguire, quello con il Presidente del Consiglio Presidenziale dello Stato di Libia, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi.

Nella delegazione presente anche l'AD di Eni, Claudio Descalzi. Durante la missione saranno firmati accordi sulle forniture energetiche tra i due Paesi.

L'entità dell'investimento che viene annunciato in Libia nel comparto gas da Eni e dalla Compagnia petrolifera nazionale libica "Noc" è da record, senza precedenti negli ultimi 25 anni: si tratta di otto miliardi di dollari e riguarda due giacimenti prospicienti la costa occidentale del Paese, ha precisato il capo della Compagnia nazionale. I due giacimenti hanno riserve stimate per 6 trilioni di piedi cubi e per svilupparli saranno necessari circa tre anni e mezzo. Il metano libico è molto vicino alla Sicilia: tra Mellitah e Gela il tratto sottomarino del gasdotto Green Stream è lungo 'solo' circa 520 km.

L'obiettivo è l'affrancamento italiano dalle forniture russe, realizzando al contempo il "Piano Mattei" per fare dell'Italia l'hub europeo dell'energia proveniente dall'Africa: due terzi del gas libico serviranno per far funzionare le centrali elettriche del Paese, un quinto per alimentare l'industria e solo un 15% andrà in export.