La 'visita' di Carlo Calenda a Giorgia Meloni per presentare le proposte del Terzo Polo e supportare in un certo senso il governo con spirito costruttivo non sono andate giù a Enrico Letta.

"Si sono già proposti per sostituire Forza Italia, loro che sono stati votati per stare all'opposizione e che invece sono già pronti a passare in maggioranza".

Non si è fatta attendere la risposta di Calenda,:

"Fesserie di un uomo che non è più neanche capace di elaborare una strategia politica.
L'opposizione, come si richiede in un grande paese europeo, si fa proponendo e non solo inseguendo i 5s e urlando no a tutto".

C'è anche da dire - a onor del vero - che lo stesso Calenda ha affermato che ci sono in arrivo nel Terzo Polo diversi amministratori da Forza Italia, dichiarando: "Se sono validi li prendiamo con noi".

La valutazione sulla manovra dell'esecutivo è poi agli antipodi, da una parte Letta che la boccia su tutta la linea con una dichiarazione - rilasciata al Tg3 - al limite del lapidario:

"La manovra Meloni è inadeguata è iniqua: con l'inflazione al 12% vanno sostenuti i salari, introdotto il salario minimo e misure efficaci sul caro energia. Invece toglie ai più poveri e aiuta gli evasori fiscali e non la maggioranza degli italiani che paga le tasse" confermando la manifestazione del 17 dicembre prossimo.

Tra le misure proposte invece da Azione-Iv maggiormente gradite a Palazzo Chigi ci sarebbe Industria 4.0 - che nell'ottica di Calenda si potrebbe finanziare con il Pnrr - e il pacchetto famiglia presentate durante l'incontro tra lo stesso Calenda e Giorgia Meloni.

Fonte foto: Commons Wikimedia