Tu sei qui: PoliticaGravagnuolo-Allocca, battaglia legale e mediatica
Inserito da (admin), martedì 15 dicembre 2009 00:00:00
«Questa vicenda non solo non mi toglie la serenità personale, ma neanche la serenità come amministratore, in quanto vado avanti con grande tranquillità e massima fiducia nella Magistratura»: con queste parole il sindaco Luigi Gravagnuolo, durante l’ultimo appuntamento su YouTube, ha illustrato il suo stato d’animo nella vicenda intricata che lo vede protagonista insieme all’ex revisore dei conti Domenico Allocca.
Il primo cittadino, ora chiusosi in silenzio stampa sulla questione, lascia parlare il suo legale, Francesco Rizzo, lasciando comunque trasparire una certa impazienza nell’incontrare il giudice per esporre la sua versione dei fatti. L'avv. Rizzo ha affermato di essere ansioso di visionare gli atti prodotti dall’accusa, rappresentata da Allocca, difeso dall’avv. Alfonso Senatore, che avrebbe presentato un cd sul quale sarebbe stata registrata la conversazione intrattenuta dal sindaco con Allocca e l’ex assessore Napoleone Cioffi.
Il sindaco Gravagnuolo ha intanto ricevuto un avviso nel quale il pubblico ministero, Angelo Frattini, lo informa della conclusione delle indagini preliminari a suo carico scaturite dalla denuncia dell'ex revisore dei conti, risalente allo scorso 6 maggio.
Allocca aveva denunciato di aver ricevuto minacce da Gravagnuolo, che non condivideva il parere espresso riguardo alla società “Cava Patrimonio Srl” incaricata di attuare il piano di alienazione degli immobili comunali. Il primo cittadino gli avrebbe intimato di fare un passo indietro per non incorrere nella revoca della carica assessoriale di Cioffi, che aveva caldeggiato la nomina di Allocca nel Collegio dei revisori.
«Il sindaco è molto sereno - dichiara l’avv. Rizzo - perché le azioni che ha attuato sono di natura politica e non comportano reato. Gli strumenti di cui disponiamo, inoltre, sono tali da poter dimostrare la completa estraneità del primo cittadino a qualsiasi accusa».
Solidarietà a Gravagnuolo è stata concretamente espressa dall’intera Giunta comunale, che si è stretta simbolicamente intorno al sindaco firmando ieri mattina un documento di autodenuncia, nel quale gli esponenti dell'esecutivo cittadino affermano di “condividere tutte le azioni amministrative intraprese dal primo cittadino nella vicenda Allocca”.
Non è tardata in merito la risposta del legale di Allocca, l'avv. Alfonso Senatore, che scrive in una nota stampa: “Faccio solo rilevare che le auto-denunzie per concorso in reato non si annunciano solo sui giornali, per una solidarietà di facciata, ma vanno presentate direttamente e personalmente davanti alle Forze dell’Ordine o direttamente davanti alla Procura della Repubblica… Faccio, altresì, presente ai coraggiosi Assessori che, se dovessero auto-accusarsi di un reato che non hanno commesso, incapperebbero nella consumazione di un reato di autocalunnia. Reato ancor più grave di quello contestato al Sindaco”.
Fonte: Il Portico
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