Tu sei qui: PoliticaGravagnuolo, sì anche da Rifondazione
Inserito da (admin), venerdì 16 settembre 2005 00:00:00
Rifondazione Comunista rompe gli indugi del tavolo del centrosinistra, rinunzia a proporre una propria candidatura ed appoggia il candidato sindaco diessino, Luigi Gravagnuolo. Si creano le premesse per una nomination unitaria. Ieri sera inaugurata la Festa dell'Unità, con D'Attorre, Villani e Mucciolo. Dunque, Gigino Gravagnuolo incassa un sì tondo e forte di Rifondazione Comunista e si avvia a vincere le ultime resistenze di Margherita, Sdi e Verdi. Già ieri sera, il clima creatosi con il dibattito tra Villani, Mucciolo e D'Attorre è nella direzione giusta. «Esistono tutte le premesse - afferma Marco Ascoli, segretario diessino - perché si arrivi alla scelta del candidato sindaco in tempi brevi e con una coalizione unita e coesa negli obiettivi e nei comportamenti». Rifondazione Comunista ha voluto accelerare i tempi. E lo ha fatto alla vigilia dell'apertura della Festa dell'Unità. «Abbiamo lanciato un segnale forte - dice il segretario di Rfc, Francesco Lupi - proprio in queste ore in cui i diessini con la loro Festa avviano con la città una fase di ascolto e di proposte». Rifondazione Comunista rinunzia a proporre una propria candidatura e decide di appoggiare la proposta dei diessini. «Gravagnuolo ha recepito - spiega Pasquale Lupi - gran parte dei punti programmatici da noi proposti. La nostra scelta è stata unitaria e responsabile. Riteniamo che la priorità sia quella di sconfiggere coloro che hanno portato la nostra città al degrado attuale». Una decisione maturata dopo la garanzia di poter esprimere le proprie specificità e di poter rappresentare gli interessi sociali. «Saremo le sentinelle di quella parte della società che in queste ore ci ha chiesto cambiamento e difesa dei diritti», aggiunge Francesco Musumeci. Un appoggio a Gravagnuolo incondizionato, con o senza primarie. «Un accordo nato ed assunto alla luce del sole. Non nasconde alcuna contrattazione, ma solo la richiesta di difesa di alcuni valori irrinunciabili, come il confronto e la difesa dell'autonomia dei partiti e della linea politica da altri centri di discussione», insiste Lupi. Per Rifondazione Gravagnuolo può costituire il perno su cui costruire un nuovo progetto di città da proporre agli elettori. L'invito all'unità fatta da D'Attorre, Villani e Mucciolo per Prodi era anche un messaggio per la coalizione del centrosinistra. E gli sguardi dei responsabili locali dello Sdi e della Margherita, quel cercarsi con gli occhi, voleva essere un muto consenso ad un'operazione di una coalizione unita e coesa.
Fonte: Il Portico
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