Il giornalista e scrittore Gennaro Sangiuliano ha assunto l'incarico di ministro della Cultura nel governo guidato da Giorgia Meloni.

Nel suo curriculum professionale c'è la direzione del quotidiano Roma di Napoli dal 1996 al 2001, e la vicedirezione del quotidiano Libero durante la direzione di Vittorio Feltri. Docente in varie università, dal 2015 è direttore della scuola di Giornalismo di Salerno.

L'ingresso in Rai è datato 2003 come inviato del TGR, poi il passaggio al Tg1 e, infine, al Tg2 nel 2018, quando viene nominato dal Cda della Rai, su proposta dell'amministratore delegato Fabrizio Salini, nuovo direttore, succedendo a Ida Colucci.

«La cultura è sempre stato il mio alimento. - ha raccontato Sangiuliano dopo aver ricevuto l'incarico di ministro della Cultura - Sono orgoglioso di possedere una biblioteca di 15.000 libri nella mia casa e di aver condiviso la mia conoscenza con molti studenti nei 20 anni di insegnamento all'università».

«Il passaggio da Saxa Rubra al Collegio Romano? Una grande responsabilità in cui metterò tutto il mio impegno e la mia concentrazione», aggiunge. E conclude: «Il mio motto sarà la canzone civile ‘All'Italia' di Giacomo Leopardi che inizia così: ‘O patria mia,, vedo le mura e gli archi e le colonne e i simulacri e l'erme torri degli avi nostri, ma la gloria non vedo'».

Foto: Sandro Teti Editore