La delegazione consiliare di Forza Italia, di An e di Unione Popolare, composta rispettivamente dai capigruppo Alfonso Laudato, Fabio Siani, Antonio Barbuti e dal consigliere Gerardo Baldi, hanno incontrato il Capo di Gabinetto del prefetto, Rosa La Ragione, per manifestare il disagio ed il disappunto per essere continuamente privati della possibilità di esercitare il proprio mandato di consigliere comunale. Il Capo di Gabinetto ha ascoltato con attenzione gli interventi dei vari capigruppo ed ha assicurato l'interesse del prefetto alla vicenda cavese, che ha trovato in queste settimane spazio sulla cronaca dei quotidiani nazionali e locali.

«Abbiamo voluto rappresentare al prefetto il clima di difficoltà creatosi a Palazzo di Città da una maggioranza che, in nome del numero, immagina di zittirci o di imbavagliarci, i documenti parlano per noi. Abbiamo chiesto al prefetto di poter esercitare il nostro diritto di consigliere comunale e manifestare le nostre posizioni rispetto a temi sui quali riteniamo possiamo offrire un contributo forte alla chiarezza ed alla trasparenza. Non ci sottrarremo ad alcun confronto, anzi lo cerchiamo», spiega il capogruppo di Unione Popolare, Antonio Barbuti.

L'atmosfera è sempre tesa, né i toni della polemica si attenuano. «Stiamo subendo l'arroganza del numero, i nostri tentativi di dialogo, di confronto, sono frustrati continuamente. Altro che qualità della politica, essa, se fosse vera, dovrebbe tutelare la dignità ed il ruolo dei consiglieri comunali, invece siamo continuamente mortificati da mozioni che ci impediscono di fatto l'espressione delle nostre idee», ha aggiunto Fabio Siani.

Laudato insiste che è necessario proseguire nell'azione di sensibilizzazione delle istituzioni sul disagio dei consiglieri dell'opposizione, soprattutto aprire un incontro con la città. «I nostri gesti di contestazione sono sempre nel rispetto delle istituzioni. Hanno un valore simbolico, un invito a che il sindaco e la sua maggioranza riflettano», conclude Alfonso Laudato. Assente all'incontro l'Udc, che, attraverso il suo leader Giovanni Baldi, ha sollevato un forte dissenso sul modo con cui si è proceduto. «Occorre recuperare i toni giusti e, soprattutto, lo spazio democratico rappresentato dall'Aula consiliare».

Intanto, nella maggioranza scoppia la polemica all'interno dell'Udeur. Enrico Polichetti, protagonista nei giorni scorsi insieme ad altri 4 consiglieri della maggioranza (Iacobucci, Avella, Palumbo, Sorrentino), con i quali aveva invitato il sindaco ad avviare una verifica forte sull'operato degli assessori, ieri ha avuto forti critiche nei confronti del suo capogruppo Emilio Maddalo e del consigliere Marco Senatore, autori di una lettera al sindaco ed all'assessore alla Cultura sul disagio delle associazioni culturali. «E' solo un modo per essere presenti sulla stampa, il protagonismo certamente non aiuta a risolvere i veri problemi della città e delle stesse associazioni».