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«Impegni scritti e verbali non mantenuti», Sindaco di Ravello si scaglia contro governance Fondazione

Inserito da (redazionelda), domenica 18 settembre 2016 07:13:23

A poche ore dalla celebrazione del Consiglio Generale d'Indirizzo della Fondazione Ravello, convocato per stamani presso la sede di viale Wagner, il sindaco di Ravello, Salvatore Di Martino, scrive ai legali rappresentanti dell'organismo e, per conoscenza, al governatore Vincenzo De Luca e al presidente della Provincia di Salerno Giuseppe Canfora.

Una denuncia-diffida «per i gravi atteggiamenti assunti nei confronti dell'Amministrazione Comunale di Ravello, di un socio fondatore magna pars della Fondazione stessa, di una intera collettività che democraticamente si è determinata non più tardi di tre mesi fa» si legge, con invito al Consiglio d'Indirizzo chiamato ad esprimersi sulla programmazione del prossimo anno e del Ravello Festival 2017 (ci sono altri due milioni di euro da gestire) ad «astenersi dall'assumere qualsiasi decisione programmatoria e dall'adozione di qualsivoglia atto che non sia di mera ordinarietà amministrativa».

E dopo i primi cento giorni di governo della Città, il primo cittadino denuncia «una immotivata serie di atteggiamenti gravi e preoccupanti, e, soprattutto, una gestione approssimata e ombrosa» additati alla governance della Fondazione presieduta da Sebastiano Maffettone nei rapporti con Palazzo Tolla.

Di Martino, che gode - non è un segreto - del pieno sostegno politico del direttore di Villa Rufolo, parla di «atti non rilasciati e tenuti segreti a dispetto di tutti gli obblighi di trasparenza, impegni scritti e verbali non mantenuti, risultati di gestione apparentemente fallimentari. Questo un quadro che oltre ogni lecita e legittima richiesta non è stato possibile definire e appurare» e annuncia l'istituzione di una speciale commissione di accesso agli atti della Fondazione «per verificare la opportunità di avviare un'azione di responsabilità nei confronti di quanti dovessero essersi resi protagonisti di procedure dubbie o peggio illegittime ed illegali».

Non manca un fugace riferimento alla mancanza di rappresentanze del Comune di Ravello, espressione del nuovo assetto amministravo, all'interno degli organi della Fondazione. Sarebbe interessante conoscere la natura degli «impegni scritti e verbali non mantenuti».

Di seguito, per completezza d'informazione, pubblichiamo nota integrale del sindaco di Ravello.

_____________________

Ai Legali Rappresentanti delle Istituzioni Socie della Fondazione Ravello:
On.le Vincenzo De Luca - Dr. Giuseppe Canfora
Al Presidente e a tutti i membri degli Organi della Fondazione Ravello
Agli Organi di Stampa


Denuncia-diffida agli Organi della Fondazione Ravello per i gravi atteggiamenti assunti nei confronti dell'Amministrazione Comunale di Ravello, di un socio fondatore magna pars della Fondazione stessa, di una intera collettività che democraticamente si è determinata non più tardi di tre mesi fa.

L'Amministrazione Comunale, all'indomani della sua elezione alla guida di Ravello, si è responsabilmente posto il problema di non distruggere la già compromessa stagione di eventi, ed ha assunto un comportamento ispirato ad una saggia politica di riduzione del danno.

Richieste di atti, incontri informali con protagonisti vari, piccole richieste di integrazione eventi, solleciti scritti e verbali ad assumere iniziative e garantire impegni, queste le azioni poste in essere con garbo e riserbo e spirito costruttivo.

A fronte di ciò una immotivata serie di atteggiamenti gravi e preoccupanti, e, soprattutto, una gestione approssimata e ombrosa. Atti non rilasciati e tenuti segreti a dispetto di tutti gli obblighi di trasparenza, impegni scritti e verbali non mantenuti, risultati di gestione apparentemente fallimentari. Questo un quadro che oltre ogni lecita e legittima richiesta non è stato possibile definire e appurare.

Da ultimo una precisa richiesta di atti da porre a corredo del Consiglio Comunale annunciato per il 21 p.v. non è stata esaudita, ostacolando un momento fondamentale del percorso democratico per eccellenza: la celebrazione del Consiglio Comunale.

Tutto questo siamo sicuri che è rimasto ben lungi dai tavoli delle Istituzioni socie della Fondazione Ravello che, comunque, in questi mesi come per il passato non hanno lesinato aiuto e supporto alla vita della Fondazione.
Un preludio di tal fatta non lascia margini all'Amministrazione Comunale : sarà comunque convocato il preannunciato Consiglio Comunale, nel corso del quale proporremo , tra l'altro, la deliberazione di istituzione di una Commissione di Accesso agli atti della Fondazione per verificare la opportunità di avviare un'azione di responsabilità nei confronti di quanti dovessero essersi resi protagonisti di procedure dubbie o peggio illegittime ed illegali.

Si è avuto modo di apprendere di avvenute convocazioni dei Consigli di Indirizzo e di Amministrazione, da celebrarsi nelle prossime ore per deliberare impegni, programmi, strategie e assetti organizzativi per il futuro immediato e prossimo.

E' del tutto evidente che siffatto atteggiamento appare oltraggioso nei confronti di un'Amministrazione che, non solo non riceve la benché minima documentazione richiesta, ma, addirittura, viene privata di qualsivoglia ruolo di proposizione e di confronto circa le scelte per il futuro di Ravello.

Sul punto espressamente si richiede una presa di posizione anche dei legali Rappresentanti delle altre Istituzioni socie, e segnatamente del Governatore De Luca, al fine di garantire quei principi di democrazia e di correttezza istituzionale, prima ancora che giuridici, dovendo gli Organi della Fondazione ispirarsi più ad atteggiamenti da servitori della res pubblica che non da padroni di una realtà che può essere considerata a pieno titolo patrimonio del mondo.

Orbene, la presente costituisce anche invito-diffida a tutti i componenti degli Organi, ad astenersi dall'assumere qualsiasi decisione programmatoria e dall'adozione di qualsivoglia atto che non sia di mera ordinarietà amministrativa.

Tutto quanto ce lo chiede il buon senso, il dovere morale ed istituzionale, la cultura, ce lo chiede il popolo sovrano di Ravello!

Ravello 17 settembre 2016

Avv. Salvatore Di Martino
Sindaco di Ravello

Fonte: Il Vescovado

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