Tu sei qui: PoliticaL'Udc si avvicina alla maggioranza
Inserito da (admin), lunedì 15 gennaio 2007 00:00:00
Spinte nell'Udc per entrare in maggioranza. Se ne è fatta portavoce la neo eletta in Consiglio comunale (dopo le dimissioni del consigliere Lucio Bisogno), Assia Landi, la più votata delle donne candidate alle ultime elezioni amministrative. Da settimane è in atto nel partito di Casini un forte dibattito sulla posizione da assumere nei confronti dell'Amministrazione Gravagnuolo. Non pochi coloro che, pur distinguendo l'opposizione dell'Udc da quella di Forza Italia ed An, insistono perché si resti tra i banchi della minoranza, dando però il contributo per le soluzioni dei problemi che riguardano gli interessi della comunità.
Altri, invece, ed Assia è la più battagliera, perché il contributo dell'Udc non sia sterile, ma concreto e si entri a pieno titolo nell'attuale maggioranza. «Attualmente nel centrodestra non esistono leader per svolte forti - chiarisce - dall'altra è necessario caratterizzare il nostro operato in maniera positiva e nell'interesse dei nostri concittadini. Se questi possono essere garantiti dalla partecipazione ad una gestione diretta della cosa pubblica, non opporremo alcuno ostacolo, ma indichiamo la nostra piena e completa disponibilità». Un discorso che ha scosso gli amici del partito e già stasera, in un incontro allargato a tutti i componenti della lista dell'Udc, presieduto dal candidato sindaco e leader del partito, Giovanni Baldi, dovrebbe venir la risposta.
Intanto, nella Margherita si accentua il dibattito tra l'anima storica del partito, i cui componenti sono dimissionari dalla formazione della Giunta Gravagnuolo, e quella incarnata dal gruppo di amici del consigliere regionale Antonio Cuomo, iscritti e consiglieri comunali. Da tempo, su iniziativa del commissario del partito, Giancarlo Accarino, è stata avviato un lento disgelo. «Ma alle parole non seguono i fatti - afferma Alfredo Venosi, militante Dc, popolare e poi della Margherita, ex assessore della Giunta Fiorillo - Il diritto di partecipare alla vita del partito ci deriva dall'essere tesserato, saremo di minoranza, ma non è una preoccupazione».
Aperto il resto del partito. «Riteniamo che il partito - afferma Vincenzo Lampis - debba essere unito nelle scelte, pur nella diversità delle posizioni. Anzi, proprio queste costituiscono la vera ricchezza del nostro partito popolare, interclassista ed aperto alle istanze delle nostre comunità. Solo attraverso il dialogo sarà possibile costruire quel clima di condivisione di idee, progetti e prospettive».
Fonte: Il Portico
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