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Inserito da (admin), lunedì 1 ottobre 2007 00:00:00
In vista una verifica per Gravagnuolo dopo le primarie per il Pd del 14 ottobre. La presidenza della Se.T.A., ma anche altri incarichi di sottogoverno e, soprattutto, ambizioni sul vice-sindacato e sul 10° assessorato che ancora manca nella Giunta comunale, agitano le acque tra i partiti di maggioranza dell'Amministrazione comunale. La costituzione del gruppo consiliare del Partito Democratico (DS-Margherita-E' Viva Cava) ha modificato gli equilibri della coalizione.
Su 9 assessori, 5 sono del Pd, compreso il vicesindaco Gianpio De Rosa, oltre al sindaco Gravagnuolo. Ed i conti non tornano, secondo Rifondazione Comunista, che, come lo Sdi, ne conta 1, mentre l'Udeur 2. Sempre più forti, e sembra quasi inevitabile, le voci su un possibile rimpasto, che potrebbe avere anche solo i connotati di una rimodulazione delle deleghe assessoriali e che, al massimo, in un disegno di riequilibrio delle forze in gioco, senza penalizzare nessuno, porterebbe alla discesa in campo dell'assessore con la maglia numero 10. «Lo stato di salute della compagine di governo cittadino - afferma Emilio Maddalo, capogruppo Udeur - sarà l'argomento del direttivo del partito. Credo che dopo il 14 ottobre si dovrà aprire una discussione serena e costruttiva per verificare, e laddove necessario rilanciare, l'azione dell'Amministrazione comunale».
Prudente il capogruppo del neonato gruppo del Pd, Enzo Lampis, impegnato nella campagna elettorale per le primarie come testa di serie nella lista nazionale per Enrico Letta. «Se si vuole fare una verifica sul lavoro svolto finora, la si faccia anche periodicamente - sostiene - ma non vedo le condizioni per variazioni del quadro politico di governo, che, peraltro, fa riferimento alle presenze in Consiglio comunale». Questo lo scacchiere della maggioranza: 9 consiglieri Pd - 3 Udeur - 2 Sdi, oltre al presidente del Consiglio - 2 Rifondazione Comunista. «Per il resto non ci sono dogmi, si può discutere su tutto», conclude Lampis.
A parte la carica di vicesindaco, sulla quale sembrano puntare Alfonso Senatore o Germano Baldi, all'Udeur non dispiacerebbe anche la presidenza della Se.T.A., alla quale strizza l'occhio pure Emilio Maddalo. Dalla verifica potrebbe uscire anche un diverso accorpamento delle deleghe assessoriali, soprattutto per quanto riguarda turismo e solidarietà sociale, attività produttive, lavoro, commercio ed artigianato.
Fonte: Il Portico
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