«Ogni cosa ha un inizio e una fine. Ieri sera ho dovuto apprendere dalla stampa che il Sindaco Antonio Capone, nell'esercizio dei suoi poteri, ha provveduto a revocarmi incarico di assessore e deleghe».

È pregno di amarezza il primo commento pubblico dell'ex assessore di Maiori Mario Ruggiero, dopo la rimozione dall'incarico di assessore, ieri sera, tramite decreto sindacale, a quanto pare senza nemmeno un'anticipazione.

«Questa scelta ci può stare, lo avevo anche previsto durante il dibattito in Consiglio. Ciò che invece mi rattrista molto è che non abbia sentito l'esigenza nemmeno di anticiparmelo di persona o per telefono. Nonostante un rapporto che viene da lontano e ben 5 anni al suo fianco quale Vice. Non avrei mai creduto che l'opportunità politica potesse azzerare anche i rapporti umani», ha dichiarato.

Per poi ribadire la sua ferma convinzione nel voto di sfiducia per la continuazione dell'iter progettuale del depuratore consortile.

«In questo nuovo mandato - ha detto - il Sindaco mi aveva incaricato di seguire l'attuazione programma di Governo. Ed è in nome del comune programma che ho scelto di avere la schiena dritta. Testa alta e schiena dritta, nonostante tutto. Sul depuratore consortile non ho accettato compromessi».

Un'opera pubblica che si sta delineando in modo diverso rispetto a quanto votato nel 2016 e promosso in campagna elettorale, quale linea del programma di governo.

«È un argomento troppo importante per il futuro di Maiori e un posto in giunta non vale la mia coscienza!», ha chiosato.

(Foto: Agostino Criscuolo)

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