Con delibera di giunta numero 43 del 2015 l'amministrazione comunale di Maiori ha disposto i lavori di dragaggio tesi al ripristino della navigabilità dello specchio d'acqua del porto. L'intervento, che avverrà mediante una procedura negoziata avviata con la determina che si allega, si è reso necessario a causa delle condizioni attuali in cui versa il porticciolo, con un isolotto sorto ormai da mesi a causa della sabbia portata dalle correnti.

Il Comune, si legge dalla determina, spenderà complessivamente 135 mila euro che dovrebbero giungere dal pagamento del canone da parte del nuovo concessionario a cui l'affidamento arriverà senza nuova gara, scorrendo il "bando della discordia" che ha portato all'impasse attuale. Il provvedimento, con ogni probabilità, è stato ritenuto indispensabile per evitare che la Regione potesse revocare la concessione all'Ente.

Bisognerà vedere, a questo punto, se l'Amministrazione comunale intenterà una nuova causa contro la società S&Y con cui è in corso il contenzioso che ha portato alla paralisi della struttura negli ultimi anni. Intanto, oltre ai mancati canoni, c'è l'ulteriore spesa: nonostante il fondale sia basso, quando c'è da tirar fuori i quattrini il porto di Maiori pare essere un pozzo senza fondo.