Tu sei qui: PoliticaMessina pronto a ripartire
Inserito da (admin), mercoledì 14 giugno 2006 00:00:00
Il giorno dopo il ballottaggio, chi aveva pensato di trovare un Messina scuro e turbato, è rimasto deluso. L'ex sindaco ha accusato il colpo, ma già mostra di essersi ripreso. A chi gli dice di essere stato sconfitto, Messina risponde con il sorriso: «Abbiamo fatto squadra, abbiamo recuperato un'unità che sembrava ormai un'utopia, abbiamo ritrovato il gusto della politica al servizio della gente». É il Messina che, nei 30 anni trascorsi a Palazzo di Città da dirigente dell'Ufficio Legale, aveva imparato i segreti della politica e dello stare nei palazzi che contano dai vari Abbro, Romano, Panza ed altri protagonisti della vita politica e civile della città. «Allora la politica era sostenuta dalla vita dei partiti, che rappresentavano i punti di riferimento per i vari gruppi politici. Certo, gli scontri, le dure prese di posizione non mancavano, ma la politica era soprattutto confronto». E poi Messina, con l'ingegnere Mario Mellini, Gerardo Canora, il comandante dei Vigili Eraldo Petrillo ed il ragioniere capo Pietro Sabatino, rappresentava il fiore all'occhiello di quella squadra pensata e costruita dall'intuizione politico-amministrativa di Eugenio Abbro.
L'ex sindaco non si sente uno sconfitto, sa di aver scritto una bella pagina della storia della città. Pensa all'appello fatto nel 2001 ai cavesi con lo slogan "Cava ai cavesi" ed al largo consenso che riuscì a coagulare sconfiggendo Francesco Musumeci, espressione di quell'amministrazione di centrosinistra che per due legislature aveva trionfato con Fiorillo. «Cava comprese il nostro anelito e, recuperando quello spirito moderato che era tipico della città e della sua storia, ci premiò. Oggi, purtroppo, abbiamo pagato il prezzo della nostra divisione e della nostra incapacità ad avviare un immediato processo di unità». Sul voto ha pesato lo scontro con l'Udc e con il suo leader. «Il nostro programma era concreto e chiaro, i fatti parlavano, rispetto alle enunciazioni di ciò che avrebbe dovuto realizzarsi del nostro rivale, ma la gente ha voluto punire le fibrillazioni e le effervescenze che hanno accompagnato il nostro percorso politico-amministrativo».
Messina lo dice con serenità, sa di aver fatto fino in fondo il suo dovere. Ha spiegato, ha rivolto inviti alla concretezza, avvertiva che non c'erano dubbi sulle capacità operative, ma i cavesi erano irritati dalla delusione subita per i contrasti non contro il centrosinistra, ma all'interno dello stesso schieramento di centrodestra. Messina non disarma, lavorerà perchè la gente si ricreda sulla bontà operativa del centrodestra e sulle capacità di opporre al progetto di "Cava città della qualità" di Gravagnuolo, una città di qualità della quale ha avviato la costruzione e create le premesse per una sua piena e completa realizzazione. «Nel mio slogan di questa battaglia elettorale dicevo "Ripartiamo insieme". Oggi dico stiamo insieme per recuperare quella città che tutti vogliamo. La nostra presenza in Consiglio comunale sarà vigile, attenta. Continueremo ad essere le sentinelle della crescita e dello sviluppo di Cava. Non ci sottrarremo al nostro impegno».
Fonte: Il Portico
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