Tu sei qui: PoliticaMinacce di morte, l'assessore Lamberti sotto scorta
Inserito da (admin), lunedì 16 febbraio 2009 00:00:00
Erano le ore 23.20 circa di giovedì scorso quando Rossana Lamberti, assessore alla Qualità del Disegno Urbano, ha risposto ad una chiamata sul suo telefono di casa, venendo immediatamente paralizzata dalla freddezza di una voce priva di inflessioni dialettali che la ammoniva: «Stai attenta a quello che farai domani, ricordati che hai due figlie».
L’assessore ha immediatamente allertato il vicequestore Pietro Caserta, che ha effettuato i primi controlli e chiesto alla Procura di consultare i tabulati telefonici per cercare d’individuare l’utenza dalla quale la chiamata ha avuto luogo. Si pensa ad un locale pubblico, ad una cabina o anche ad una scheda telefonica: a quanto pare, la telefonata era coperta dall’opzione numero sconosciuto, rendendo in tal modo arduo risalire anche solo alla zona di invio della chiamata.
Sconcertato e fortemente amareggiato il sindaco Luigi Gravagnuolo, che l’indomani, in sede di Consiglio, ha espresso il proprio disappunto. Venerdì, infatti, si è tenuta un'importante riunione a Palazzo di Città, alla presenza dell’assessore e dei capigruppo, per esaminare il parere negativo dato dalla Sovrintendenza di Salerno alla richiesta dell’Amministrazione Gravagnuolo. Lo scopo era quello di dichiarare di preminente interesse pubblico 11 immobili sottoposti a vincolo paesaggistico, ora da demolire a causa del diniego arrivato da Salerno.
Ovviamente le minacce arrivate alla Lamberti hanno dato un risvolto imprevisto alla faccenda, caricando l’Amministrazione tutta di grandi responsabilità e portando alla verifica della possibilità di un ricorso popolare attraverso il sindacato: una soluzione, questa, che allungherà nuovamente i tempi di attesa, nella speranza stavolta di un epilogo positivo.
Intanto, il vicequestore Caserta ha predisposto specifici servizi di pattugliamento e di controllo intorno all’abitazione dell’assessore ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla famiglia Lamberti, ordinando inoltre il mantenimento del servizio di scorta per l’assessore, che ora sarà seguita da un agente della Polizia di Stato.
Le prove finora raccolte portano a pensare che ci sia una qualche attinenza tra la telefonata minatoria di giovedì sera e l’esplosione della bomba carta avvenuta il 2 aprile 2008 davanti al portone del Comune. All’epoca motivo di discussione era l’abbattimento di fabbricati costruiti in zone ad alto rischio idrogeologico.
Oggi come allora, è arrivata da parte di tutti la condanna dell’atto di violenza e la solidarietà per l’assessore Rossana Lamberti, che, nonostante tutto, non prende in considerazione l’ipotesi delle dimissioni, asserendo che potrebbe valutare l’eventualità solo nel caso in cui non riuscisse a portare avanti il mandato assegnatole.
Fonte: Il Portico
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