Tu sei qui: PoliticaMinori, Antonio Cioffi a ruota libera sulla galleria per Maiori
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 22 marzo 2024 12:14:26
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Antonio Cioffi, consigliere di minoranza di Minori, in merito alla Galleria tra Minori e Maiori.
Sere fa si è scritto un nuovo capitolo della "Saga della Galleria". Tragedia scritta a più riprese da una maggioranza impegnata a tempo pieno alla nuova campagna elettorale. Mentre le chiamate del sindaco si susseguono a ritmo frenetico (si vede che il tempo libero abbonda) e le fotografie di "propaganda" sui social da parte di ex candidati sindaci "sovrabbondano", il nuovo gruppo politico "Le formichelle" organizza una serata tematica sui motivi del NO alla Galleria. Cosa buona e giusta. "Frontman" della serata il Prof. Daponte, persona ineccepibile dal punto di vista professionale.
Quindi un tecnico, nel vero senso della parola, con poca dimestichezza di politica locale. Non sono rimaste deluse le mie aspettative, anche se mi sarei aspettato una partecipazione maggiore di cittadini. Parliamoci chiaro, in Piazza Cantilena erano radunati tutti i "NO tunnel" ormai "catalogati". Al Professore pongo soltanto due appunti. Bollare in pochi secondi e in maniera generica e superficiale la raccolta firme come un "azione di poca fortuna" è deludente e frustrante. Sul piano pratico le firme non hanno ottenuto il risultato che speravo ma raccoglierle ha richiesto impegno e tempo (sia personale che del mio collega Parascandolo e di tanti amici che ci hanno messo la faccia) e, a parer mio, ha stimolato e ha convogliato un malumore di tante persone, anche di chi ha votato Reale, scuotendo per più periodi l'opinione pubblica e mettendola a conoscenza dei disagi dell'opera, ancor prima dell'impegno personale del professore nella battaglia.
Il secondo appunto che mi permetto di fare al professore riguarda il momento in cui mostra la diapositiva con il documento del consigliere regionale di Fratelli d'Italia Nunzio Carpentieri. Documento che attesta nero su bianco che le amministrazioni di Minori e Maiori non hanno mai preso in considerazione un progetto inerente a uno sbalzo pedonale tra le due cittadine. Anche qui, molto superficialmente, non viene pronunciato il partito del consigliere regionale, cito testualmente: "per non fare pubblicità". Dove voglio arrivare?
Il professore è un tecnico e non lo colpevolizzo. Lui arriva diritto al punto e non si sa destreggiare con i bizantinismi della politica. E ha ragione da vendere quando dice che dal luglio 2019, per sessanta giorni si potevano protocollare all'ANAS le dimostranze all'opera e che sia la politica e sia i tecnici locali in quel preciso frangente, nessuno ha protocollato nulla. Un "mea culpa" è più che necessario.
Ma al termine della serata sono numerose le domande che mi pongo: il professore non si poteva "precettare" tempo prima della tornata elettorale? Da come è stato impostato l'evento, non c'è il rischio che questa serata venga catalogata come un mero e semplice appuntamento/comizio elettorale?
Ma soprattutto è deprimente constatare che la battaglia "No Tunnel" si è frammentata ancor di più. Abbiamo un Comitato a "numero chiuso", silenzioso e taciturno, dalla chiara appartenenza ideologica, chiamato "Not - No al tunnel Minori - Maiori", che, in chiara competizione con l'evento del professore Daponte, fa uscire due giorni prima un comunicato scialbo e livido, sulle "cinque ragioni principali" del no all'opera. Intanto c'è un cittadino che distribuisce un opuscoletto sul No alla Galleria, stampandoci sopra progetti che contemplano ancora la fontana sul lungomare e soprattutto senza firmarsi e identificarsi. E non voglio dilungarmi oltre, a vari personaggi che ruotano intorno a questo tema solo per una mera questione egocentrica.
Forse è arrivato il momento di sedersi, far un passo indietro tutti, mettere in panchina i "personaggi", gli "pseudo intellettuali" e i "politicanti" e trovare un fronte comune e dimostrare al paese che almeno su questo tema c'è e si può trovare unità. Lo dice chi con il senno di poi, quasi "svestito" dai panni di consigliere e senza nessuna campagna elettorale da affrontare, sente lo smarrimento e la confusione del cittadino comune, anche su questa battaglia fondamentale per il paese.
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Fonte: Il Vescovado
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