Alla vigilia della manifestazione che i lavoratori stagionali della Costa d'Amalfi hanno organizzato per domani, venerdì 18 marzo, davanti la sede della Regione Campania per dire no alla NASPI, il nuovo ammortizzatore sociale introdotto dal Jobs Act che dimezza il periodo di disoccupazione e, dunque, le indennità, il consigliere regionale Enzo Maraio ha depositato un ordine del giorno con all'oggetto "Misure a tutela dei lavori stagionali del settore turistico".

«Ho depositato agli atti del Consiglio Regionale di ieri un ordine del giorno con il quale si impegna la Giunta Regionale ad assumere le necessarie iniziative con le competenti istituzioni nazionali - scrive Maraio sul proprio profilo Facebook - affinché vengano predisposti percorsi di formazione professionale retribuiti per i lavoratori stagionali del settore turistico, che, con l'entrata in vigore della Naspi, si trovano per lunghi periodi privi di qualsiasi forma di reddito».

L'iniziativa è scaturita a margine di una riunione svoltasi lunedì scorso presso il Comune di Scala, a cui hanno preso parte, con i sindaci di Scala e Atrani e l'assessore Salvatore Bottone, i responsabili di zona della segreteria di Maraio e alcuni lavoratori stagionali.

«Tenuto conto che l'introduzione della Naspi in vigore dal 1° maggio 2015, ha dimezzato la durata del periodo di disoccupazione, lasciando quindi i lavoratori per lunghi periodi privi di qualsiasi forma di reddito e considerato che la Campania è la seconda regione d'Italia con il maggior numero di lavoratori precari - si legge nella mozione a firma di Maraio, da sempre attento alle istanze provenienti dalla Costa d'Amalfi - e che pertanto la salvaguardia delle professionalità turistiche/alberghiere nelle aree a vocazione turistica è un investimento che bisogna non disperdere il Consiglio Regionale impegna la giunta regionale ad assumere le necessarie iniziative affinché vengano predisposti percorsi di formazione professionale retribuiti, allo scopo di contenere gli effetti negativi della contrazione del reddito pro-capite ed accrescere le competenze che rappresentano uno dei punti di eccellenza della Campania».