Il Gruppo consiliare del NCD esprime forti perplessità sugli atti adottati dall’attuale Giunta comunale guidata dal Sindaco Galdi, risultanti, a nostro modesto parere, in pieno contrasto con la legge n. 215/2012 che ha modificato il comma 3 dell’art. 6 del d.lgs n. 267/2000, prevedendo che gli statuti comunali e provinciali stabiliscano norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna e per «garantire» la presenza di entrambi i sessi nelle Giunte e negli organi collegiali non elettivi del Comune e della Provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.

La giurisprudenza ha già affermato l’effettività della previsione costituzionale sulla «parità di genere» recata dall’art. 51, precisando, con riguardo alla nomina della Giunta, che «la mancanza di specifiche norme statutarie sulla rappresentanza di genere è irrilevante, in quanto per previsione legislativa, attraverso un’interpretazione costituzionalmente orientata, il sindaco è vincolato a formulare le proprie scelte in modo da conseguire anche tale obbiettivo».

La scelta del sindaco, nel designare i componenti della Giunta, seppur discrezionale, deve cedere alla sindacabilità dell’atto da parte del giudice amministrativo in quanto vincolata dalla specifica disposizione normativa, proprio per quanto riguarda la presenza di cittadini di entrambi i sessi.

Per tale motivo riteniamo che le delibere di Giunta adottate da metà ottobre ad oggi possano essere considerate nulle dinanzi al ricorso di qualsiasi singolo cittadino. Invitiamo il primo cittadino a valutare tale aspetto ed a cogliere l’invito (quelle delle dimissioni) giunto dalle rappresentanze locali dei partiti.

Il Capogruppo NCD, Massimiliano Di Matteo