Ieri, lunedì 19 settembre, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, a New York per la 77° Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha partecipato alla 57° Annual Award Dinner, nel corso della quale ha ricevuto il World Statesman Award 2022.

A consegnare il premio allo statista dell'anno è stato l'ex segretario di Stato Henry Kissinger, politico e politologo che ha attraversato e raccontato un secolo di storia, americana e mondiale.

Dopo aver ringraziato Kissinger e i presenti, Draghi ha iniziato il suo discorso parlando del rischio di «una nuova era di polarizzazione» con l'invasione russa dell'Ucraina: «La questione di come ci relazioniamo con le autocrazie definirà il nostro futuro per molti anni a venire. Servono franchezza, coerenza e impegno comune».

Il premier italiano invita gli alleati a difendere i valori fondanti delle società occidentali: «Le autocrazie prosperano con le nostre esitazioni. Dobbiamo evitare ambiguità, non rimpiangere quando è troppo tardi». Draghi ha sottolineato che l'Europa e gli Stati Uniti sono rimasti «fermi e uniti» nel sostegno all'Ucraina nonostante Mosca abbia provato ad ostacolarli.

Per il premier, l'Europa e gli Stati Uniti devono continuare al lottare per raggiungere un accordo di pace e per far sì che la Russia riabbracci i principi sottoscritti all'Onu nel ‘45: «Il mondo oggi ha bisogno di coraggio, chiarezza, speranza e amore».

Nel corso della serata, Draghi ha anche ricevuto i complimenti del presidente americano Joe Biden: «Mario Draghi è stato una voce potente nel promuovere tolleranza e giustizia, lo ringrazio per la sua leadership».

Foto: Governo.it