Ricevere doni durante il proprio mandato presidenziale, non dichiararli e provare a venderli per ottenerne poi dei ricavi: è questa l'accusa mossa nei confronti dell'ex presidente Imran Khan che ha rischiato l'arresto della polizia pachistana che non è riuscito ad 'acciuffarlo' nella sua abitazione di Lahore.

L'ex primo ministro sta affrontando diverse cause legali e sta facendo - a sua volta - pressioni sul governo per ottenere elezioni anticipate.

Gli agenti di Islamabad giunti a casa di Khan a Lahore, non sono riusciti a trovare l'ex capo di governo.

"Una squadra della polizia di Islamabad e' arrivata a Lahore per arrestare Imran Khan per ottemperare agli ordini del tribunale", ha comunicato la polizia di Islamabad in un successivo tweet.

Il mandato di arresto era stato stato emesso dopo che lo stesso Khan non si era presentato in tribunale in un altro caso di corruzione che lo vede coinvolto lo scorso 28 febbraio.

L'accusa più pesante, come detto, risulta essere quella di non aver dichiarato i doni ricevuti durante il suo mandato e neppure i profitti ricavati dalla loro vendita.

I funzionari di Stato pachistani sono tenuti a dichiarare tutti i regali ricevuti, ma possono trattenere quelli che non superano un certo valore.

Fonte foto: Commons Wikimedia