Tu sei qui: PoliticaParco Monti Lattari: per Ferraioli è nel limbo, necessario riconoscerlo ‘Nazionale’
Inserito da (redazionelda), lunedì 13 giugno 2016 18:56:37
Sono passati tredici anni dalla sua istituzione e il Parco Regionale dei Monti Lattari non è stato capace di assolvere al ruolo di ente intermedio che tutti auspicavamo e che tuttora risulta determinante per assicurare la corretta azione di "governance" della cosiddetta dimensione centrale della nostra area. Ne è convinto il sindaco di Furore Raffaele Ferraioli, già presidente della Comunità Montana Penisola Amalfitana.
«Una funzione essenziale, irrinunciabile per poter gestire al meglio una serie di problemi che da troppo tempo affliggono il nostro territorio e ne condizionano pesantemente lo sviluppo - spiega Ferraioli in questa dichiarazione resa al Vescovado - Cito, fra i tanti, il riassetto del sistema di mobilità, il riordino dei servizi di trasporto pubblico, il riassetto idrogeologico, la depurazione delle acque di scarico, la pianificazione urbanistico-territoriale.
L'irrisoria dotazione finanziaria di appena ottantamila euro all'anno, aggravata da un'infinità di ritardi e di omissioni, come la mancata nomina del Direttore è, del resto, emblematica e basta da sola a dimostrare la scarsa considerazione che la Regione Campani, quantomeno fin qui, ha attribuito a questi enti. Possiamo tranquillamente affermare che si tratta di anti a dir poco inutili.
L'encomiabile, entusiastico impegno profuso negli ultimi anni dal Presidente Giuseppe Guida e dai suoi collaboratori, non è bastato, nè poteva bastare a fare la differenza. Questi enti "monchi" che concorrono a formare un sistema "dei poteri impotenti", come lo definisce Alessandro Baricco sono semplicemente degli ingombri istituzionali, operanti non per contribuire a risolvere problemi, bensì per crearne, in un groviglio di competenze, di funzioni che si sovrappongono, si scontrano, sprecano tempo e risorse, creano solo danni alla collettività. Non se ne può più! E' davvero ora di finirla.
Il Parco può e deve assumere una nuova dignità e deve garantire efficacia ed efficienza all'azione amministrativa di area vasta. E' questa una condizione fondamentale se si vuole rilanciare lo sviluppo socio-economico del nostro territorio. Ciò può avvenire soltanto se si dà una diversa dignità istituzionale a questo Ente, promuovendolo dalla serie B alla serie A, ovvero trasformandolo da regionale a nazionale.
Un territorio come la Costa d'Amalfi, riconosciuta non a caso dall'UNESCO come "patrimonio mondiale" dell'umanità, apprezzata e celebrata a livello internazionale ha tutte le carte in regola per uscire da questa sorta di limbo ed entrare trionfalmente in Paradiso! E, credetemi, questa non è una rivendicazione che punta a risolvere problemi di immagine, bensì di competenza istituzionale, di adeguata dotazione organica e finanziaria».
Ferraioli fa appello ai suoi colleghi sindaci «per l'avvio del procedimento più opportuno per arrivare a cogliere in tempi brevi questo importante obiettivo e, in particolare, l'invito al presidente Guida di pilotare fino in fondo questa trasformazione, fatta salva un'eventuale riperimetrazione e nel rispetto di diversi orientamenti dei vari Comuni e/o di altri enti interessati. La Conferenza dei Sindaci, che presto avrà un nuovo presidente, sarà chiamata a discutere questa proposta, a condividerla, mi auguro, e farla propria. Questa trasformazione - chiosa - va fatta con grande rapidità anche vista dei prossimi appuntamenti politico-istituzionali».
Fonte: Il Vescovado
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