Tu sei qui: PoliticaPer Sangiuliano i direttori dei musei dovranno conoscere l’italiano: «Nessun pregiudizio verso stranieri, in molti stati europei è richiesta lingua locale»
Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 15 maggio 2023 08:41:00
Per il ministro Gennaro Sangiuliano«usare parole straniere è snobismo radical chic». Dopo la proposta di riconoscere l'uso dell'italiano nella Costituzione, la sua nuova crociata riguarda i musei: i candidati alla guida dei musei statali che intendano partecipare a uno dei bandi in arrivo dal ministero della Cultura dovranno saper parlare italiano e dovranno provarlo presentando una certificazione ufficiale.
«Ho più volte chiarito - ha detto, in un'intervista al Corriere della Sera, per rispondere alle polemiche sorte - di non avere alcun pregiudizio nei confronti degli stranieri. In questi mesi ho avuto modo di collaborare con professionisti eccellenti come il direttore degli Uffizi Eike Schmidt e quello del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. Tuttavia trovo singolare, e segno di un certo provincialismo, il fatto che le prime dieci istituzioni culturali italiane siano guidate da stranieri. Come se nella nazione che vanta riconosciute università nel campo dei beni culturali e della storia dell'arte non ci fossero profili capaci. Del resto agli italiani che vogliono lavorare nelle istituzioni culturali di molti Stati europei è richiesta la conoscenza della lingua locale».
Nel frattempo, con la Circolare del 9 maggio 2023 diffusa dalla Direzione Generale Musei, guidata da Massimo Osanna, il Ministero della Cultura prende la gestione delle biglietterie dei musei, tagliando fuori i concessionari dei servizi aggiuntivi, tramite una piattaforma che si chiamerà Ad Arte.
Ad esprimersi positivamente sulla nuova linea che sta prendendo il settore della cultura è il senatore di Fratelli d'Italia Antonio Iannone, componente della Commissione Cultura del Senato. «La lingua italiana è una straordinaria ricchezza e una parte fondamentale di quella supremazia culturale che l'Italia esprime. Mi complimento con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per aver sottolineato l'importanza di conoscere la lingua italiana per chi è o sarà a capo delle principali istituzioni artistiche e culturali italiane. D'altronde, come lo stesso Ministro ha specificato, la professionalità italiana nell'arte è apprezzata in tutto il mondo e di italiani a capo di importanti musei ce ne sono molti. Il loro riconosciuto e affermato prestigio rappresenterebbe, a casa propria, un valore aggiunto per l'arte italiana. Quanto alla cultura libera e plurale, svincolata da pregiudizi ideologici e steccati, è una sacrosanta visione del nuovo governo dopo anni di egemonia della sinistra che non hanno di certo garantito progresso alla nostra Nazione».
Fonte: Il Vescovado
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