Il gruppo consiliare di minoranza Su per Positano ha presentato un'istanza con la quale chiede l'annullamento dell'atto di nomina della Giunta Comunale di Positano.

Una decisione scaturita dal mancato rispetto del principio delle quote rosa nella composizione della giunta. Il comma 137, dell'art. 1 della legge n. 54/14 dispone che "nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico". Quindi, la giunta comunale che non rispetta la quota rosa prevista dalla legge, come quella di Positano, non è legalmente costituita.

La Giunta comunale di Positano, infatti, è composta dal Sindaco Giuseppe Guida, dal vicesindaco Margherita Di Gennaro e dagli assessori Antonino Di Leva, Michele De Lucia e Raffaele Guarracino.

«La presenza del vicesindaco - spiega la capogruppo di opposizione Gabriella Guida - non basta a garantire tale proporzione tra i rappresentanti dei due sessi. Per questo motivo il gruppo di minoranza chiede che il Sindaco adegui la composizione della giunta alla normativa con la presenza in giunta di almeno due donne, entro il termine di sette giorni».

«Rincresce constatare - osserva - come, nonostante il vicesindaco Margherita Di Gennaro sia delegata alle pari opportunità, queste ultime siano state disattese proprio nella formazione della Giunta».

«Su Per Positano crede fortemente nel principio di pari opportunità che si concretizza nell'assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale per tutti i cittadini. Per questo ci impegniamo a garantire che non siano fatte discriminazioni non solo di genere, ma anche basate su religione, convinzioni personali, handicap, razza o origine etnica, disabilità, età e orientamento sessuale. Garantire il principio di pari opportunità significa costruire una società migliore per tutti i cittadini», affermano Gabriella Guida, Vito Mascolo, Elena Mascolo e Giorgia Cuccaro.

Un principio che ha guidato il primo vero atto di opposizione della lista di minoranza. E adesso staremo a vedere come reagirà la maggioranza nei sette giorni a disposizione.