L’azzeramento della Giunta Galdi è soltanto l’ultimo giro di un paradossale valzer che, dalla consiliatura del 2010 targata centrodestra, sta logorando la nostra Cava de’ Tirreni.

L’ennesimo strappo di un sindaco che ormai non sa più come continuare a restare in piedi. Pezzi della maggioranza che scappano da un lato e dall’altro e lui vittima sacrificale del suo carnefice, Cirielli, che lo condiziona in ogni scelta.

Errori di comunicazione e pressappochismo (vedasi il papocchio consumato ai danni della Disfida dei Trombonieri) e la chiara evidenza di aver frodato i propri elettori (continuando ad illudere la famiglie cavesi e mentire loro sulla delicata questione abusivismo), danno ancora idea dell’inconsistenza di quest’uomo, che non sa come arrivare a marzo prossimo.

Da parte del Partito Democratico può arrivare un solo consiglio: l’invito deciso a dimettersi immediatamente e dare così alla Città possibilità di voltare pagina velocemente.

Il Segretario PD, Giuseppe Aliotti

NCD: «Una mortificazione per la città»

Non ci sono parole: è una mortificazione per la città e per chi considera l’amministrare la cosa pubblica una cosa seria e di grandissima responsabilità.

Ci auguriamo che la città si renda conto della carenza di contenuti dell’attuale classe politica e volti pagina una volta e per sempre. Ne va soprattutto del bene della collettività.

Gruppo Consiliare NCD