Con riferimento al Consiglio comunale del 24.11, improvvisamente rinviato con comunicazione via pec del 21.11, teniamo a precisare la nostra contrarietà a questi meschini comportamenti da parte di un’Amministrazione comunale conscia dell’assenza di una possibile maggioranza, che tuttavia senza nessuna etica politica e rispetto dei cittadini ostinatamente cerca di mantenersi a galla con ogni impensabile quanto goffa strategia. Non ultima, infatti, un rinvio del prossimo Consiglio per assenza contemporanea di Presidente e Vice Presidente.

Riteniamo, e cerchiamo conforto nel parere del Segretario generale, che un Presidente possa sì procedere in via di autotutela all’annullamento di un avviso di convocazione, purché sussistano le seguenti elementari condizioni:

A) deve trattarsi di un vizio di legittimità sostanziale dell’avviso (non osservanza dei termini, sottoscrizione apocrifa, ecc.) che, non tempestivamente emendato, inficerebbe irreversibilmente le deliberazioni adottare;
B) l’atto di annullamento deve essere congruamente motivato;
C) la comunicazione ai consiglieri, se non disciplinata nel regolamento, è opportuno che avvenga con congruo anticipo rispetto alla data fissata e ciò non solo in riferimento al 4° comma dell’art. 125 Rd 148/1915, ma anche in ossequio al generale principio di correttezza dell’azione amministrativa.

L’annullamento in via di autotutela della convocazione del Consiglio comunale, dato il suo carattere di eccezionalità, deve in ogni caso tenere in debita considerazione il diritto di ciascun consigliere a veder celebrato il Consiglio stesso.

Ed inoltre, invitiamo il Segretario comunale ed i consiglieri tutti ad essere presenti all’adunanza del 24.11, evidenziato come l’art. 12 del regolamento delle adunanze consiliari all’ultimo capoverso prevede espressamente che, in assenza del Presidente e del Vice Presidente, il Consiglio è presieduto dal consigliere anziano. La città non merita più queste mortificazioni e queste prese per i fondelli.

Massimiliano Di Matteo