Si inasprisce lo scontro tra Laudato ed il sindaco. E mentre Laudato fa saltare la commissione consiliare al Bilancio, chiedendo il rigoroso rispetto degli orari, ed annuncia che in Consiglio comunale denuncerà l'arroganza del sindaco, i partiti della CdL, uniti, scendono in piazza contro l'Amministrazione. Nell'Udeur, intanto, il consigliere comunale Enrico Polichetti dà segni di insofferenza.

Alfonso Laudato, dunque, fa da apripista nella contrapposizione a Gravagnuolo. E già nella mattinata di ieri ha fatto saltare la commissione consiliare del Bilancio, chiedendo il rigoroso rispetto dell'orario di convocazione. Alle 9, ora della seduta, mancava il numero legale, Laudato ha chiesto l'appello e, mancando i consiglieri, si è allontanato. «É la legittima reazione all'intrusione arbitraria del sindaco nella gestione delle commissioni. E domani, in Consiglio comunale, chiederò le dimissioni del presidente del Consiglio comunale, Lucio Panza, per aver fatto passare sotto silenzio il richiamo del sindaco ai presidenti di commissioni».

Intanto, la Casa delle Libertà apre la campagna delle «promesse non mantenute» da Gravagnuolo e dalla maggioranza, con la distribuzione di volantini e l'affissione di manifesti su tutti i muri della città di denuncia delle inadempienze del centrosinistra. «La città sta prendendo atto che il programma di qualità era un inganno», dichiara Giovanni Del Vecchio (An).

Nel centrosinistra non mancano le spine. Nell'Udeur scalpita il giovane Enrico Polichetti, che chiede una maggiore visibilità e, soprattutto, una gestione del partito meno personalistica e più aperta: «Il voto all'Udeur era stato anche un voto di partecipazione e di coinvolgimento». Intanto, l'altro consigliere, Emilio Maddalo, insegue la formazione di un grande partito di centro.