Tu sei qui: PoliticaScala: da minoranza proposte a sostegno di cittadini, lavoratori e piccole imprese
Inserito da (redazionelda), mercoledì 15 aprile 2020 12:29:29
A Scala il gruppo di minoranza "Progetto Scala", formato dai consiglieri Antonio Ferrigno, Gerardo Apicella e Massimiliano Bottone hanno avanzato una nuova proposta programmatica, nell'ottica della collaborazione istituzionale in questo difficile momento per tutti. Si tratta di misure a sostegno dei cittadini, lavoratori in difficoltà e delle piccole imprese, tutti messi in ginocchio dall'emergenza Covid-19.
«Purtroppo sappiamo bene tutti che il periodo che stiamo affrontando e soprattutto i prossimi mesi, ci metteranno a dura prova. Noi di Progetto Scala stiamo cercando in tutti i modi di dare supporto ai cittadini e di metterci a disposizione dell'Amministrazione comunale - dichiarano i tre consiglieri -. Intendiamo proporre all'Amministrazione del Comune di Scala misure da adottare tempestivamente per far fronte alla grave crisi economica che seguirà a quella sanitaria che stiamo attraversando, anche alla luce della prossima approvazione del Bilancio di Previsione».
Le proposte sono suddivise in tre macro aree «ma ciò non toglie che il nostro obiettivo primario rimarrà sempre quello di sostenere in prima battuta chi ne ha più bisogno e, quindi, tutti coloro che si troveranno improvvisamente privi di occupazione e di reddito» sottolinea la minoranza.
Di seguito lo schema immaginato:
Le lavoratrici ed i lavoratori stagionali sono quelli meno tutelati dal sistema previdenziale e che hanno maggiormente bisogno dell'aiuto delle istituzioni in questo momento di emergenza; addirittura alcune categorie come NCC e commesse/i sono state, al momento, escluse da ogni forma di contribuzione.
È necessario, quindi, provvedere ai bisogni delle famiglie che dovranno affrontare gravi problemi economici nei prossimi mesi.
Pertanto, in aggiunta a quanto già fatto dal Governo, è doverosa un'azione mirata delle istituzioni e degli enti locali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto turistico.
In questa prospettiva, abbiamo già tempestivamente protocollato la proposta di creazione di un fondo salva stagionali, attraverso variazioni da applicare al bilancio preventivo del 2020.
Tale fondo potrebbe essere finanziato attraverso l'utilizzo di alcune percentuali di entrata derivanti da:
L'istituzione di detto fondo si affiancherebbe alle misure già adesso messe in campo grazie ai contributi statali, quali l'erogazione di buoni pasto che garantiscono la soddisfazione dei bisogni di prima necessità alle famiglie più indigenti.
Questo fondo sarebbe destinato, in particolare, alle famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori stagionali e, sebbene in modo non esaustivo, potrà essere una valida forma di integrazione del loro reddito, soprattutto per i mesi a venire.
- Altre misure che si potrebbero realizzare, rivolte non solo agli stagionali, ma a tutti i cittadini, tenendo sempre ben presente il bilancio comunale possono essere:
Per dare un segnale di vicinanza anche alle piccole e medie imprese, colpite anch'esse gravemente dalle conseguenze dell'emergenza del Covid-19, imprese che svolgono un ruolo imprescindibile per l'economia del nostro Comune, dal momento che assumono anche lavoratori locali, proponiamo:
Altra categoria gravemente pregiudicata è quella dei coltivatori diretti.
Per incentivare le coltivazioni locali al fine di creare nuovi sbocchi occupazionali e per evitare possibili abbandoni dei terreni, anche nell'ottica di fronteggiare il problema del rischio idrogeologico, proponiamo:
la creazione, in collaborazione con le associazioni di settore, di mercati locali destinati alla vendita dei nostri prodotti agricoli, nei quali poter impiegare i buoni pasto per l'acquisto dei beni di prima necessità.
Per venire sempre incontro alle esigenze degli agricoltori proponiamo di modificare l'ordinanza del 16 Marzo scorso con cui si stabiliva il divieto assoluto di accensione dei fuochi sul territorio comunale.
Chiediamo di stabilire almeno un giorno (con fasce orarie opportune ovviamente) in cui si possa permettere a tutti i proprietari di fondi agricoli di accendere e smaltire sterpaglie e resti di potatura.
Contestualmente chiediamo che venga permesso a quei lavoratori che curano i fondi per conto di terzi di potersi recare in tali terreni (magari anche in fasce orarie prestabilite). Questo potrebbe essere realizzato previo tempestive comunicazioni al comando dei vigili urbani, ovviamente in aggiunta all'autocertificazione.
Queste sono solo alcune delle misure che riteniamo opportune vengano adottate, non solo per trasmettere ai nostri concittadini la reale vicinanza delle istituzioni, ma anche per dare le giuste e concrete rassicurazioni per affrontare i prossimi difficili mesi.
Siamo certi che le nostre proposte verranno prese in considerazione, confidando anche in un prossimo incontro per vagliarne insieme la fattibilità e valutare ulteriori soluzioni.
Fonte: Il Vescovado
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