Tu sei qui: PoliticaScuole a Cava de' Tirreni, Petrone contro Servalli: «Non ci sono le condizioni per far tornare alunni in classe»
Inserito da (redazioneip), martedì 8 dicembre 2020 12:46:38
Anche "La Fratellanza", l'organizzazione politica del consigliere comunale Luigi Petrone, si oppone alla decisione del sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, di far tornare gli alunni a scuola. In basso, la lettera aperta indirizzata al primo cittadino:
«Nel pomeriggio di ieri 07 dicembre, Il sindaco Servalli, a seguito dell'ordinanza della Presidenza della Regione Campania n. 95, con il suo scarno comunicato, con cui ha annunciato la ripresa delle "Attività didattica in presenza fino alla seconda classe della primaria", ha innescato nella città una serie di perplessità e dubbi sfociati in rimostranze tra la gran parte delle famiglie interessate al rientro dei propri figli a scuola.
Nessuna informativa epidemiologica è stata partecipate alle famiglie.
Accusiamo la mancanza:
- di informazioni che possono dare certezza sulla sicurezza;
- di notizie sul tracciamento effettuato dall'ASL (esigui screening covid-19 effettuati nell'area mercatale);
- di notizie certe sul numero dei positivi, sia per quanto riguarda i bambini che le maestre nonché gli eventuali genitori coinvolti.
In presenza di mancanza di certezze conclamate, non ci sono le condizioni per mandare i ragazzi a scuola.
I numeri ci dimostrano che per i bambini la Curva dei contagi ha iniziato a deflettere quando è stata introdotta la didattica a distanza.
Aprire o chiudere le scuole lo stabilisce il Dpcm e l'Ordinanza Regionale. Nonostante ciò, proprio nel pieno rispetto dei decreti, noi de LA FARTELLANZA a nome delle famiglie siamo a chiedere la revoca del provvedimento sindacale e la proroga dell'apertura delle scuole al 6 gennaio 2021. Infatti spetta al sindaco prendere provvedimenti più drastici in relazione a quanto emerge dal territorio.
La salvaguardia della salute dell'intera comunità e soprattutto dei bimbi è una priorità del sindaco. Riaprire le scuole sarebbe un rischio che è meglio non correre.
Noi de LA FRATELLANZA, visti i messaggi e le telefonate ricevute in queste ore da tanti genitori preoccupati, siamo sicuri che, procrastinando l'apertura al 6 gennaio 2021 dell'"Attività didattica in presenza fino alla seconda classe della primaria", sia al momento la soluzione migliore.
La salute dei nostri figli viene prima di tutto.
Scegliere di tenere i bambini in didattica a distanza è una scelta di sacrificio, ma è una decisione che un Sindaco deve prendere mettendo sul piatto della bilancia quelli che sono i beni in gioco.
In questo momento difficile occorre tutelare la salute dei nostri bambini, dei nostri insegnanti, dei nonni e degli anziani che durante le feste natalizie potrebbero in qualche modo subire l'aumento della circolazione del virus.
In merito poi al rientro dopo le feste, il Sindaco SERVALLI deve subito attivarsi per fare tutto ciò che è necessario perché, da gennaio 2021, si possa avere realmente una ripartenza delle "scuole in presenza". Noi siamo consapevoli che il problema non è nella scuola, ma è prima e dopo. Per questo, chiediamo al Sindaco Servalli ed all'Assessore all'Istruzione Lorena Iuliano di presentare già da subito alla città, alle autorità scolastiche ed alle famiglie interessate, un piano dettagliato e specifico, tenendo conto delle indicazioni che perverranno dall'ASL, dal mondo medico ed epidemiologico».
Fonte: Il Portico
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