«Potenziare l’ufficio per l’assistenza agli stranieri presenti sul nostro territorio». È questa l’intenzione del candidato sindaco del Pd, Vincenzo Servalli, che domenica scorsa, nella sede elettorale “Servalli Sindaco”, al civico 245 di Corso Umberto I, ha tenuto una riunione con una folta rappresentanza di cittadini comunitari ed extracomunitari presenti sul territorio metelliano.

Molte le difficoltà palesate dagli stranieri: dai problemi burocratici a quelli di integrazione sociale. Sul territorio non esiste neanche più la Consulta dei Popoli, istituita qualche anno fa e che dava la possibilità agli stranieri di integrarsi nel tessuto sociale della città dei portici. Ora il candidato sindaco del Pd, Vincenzo Servalli, ha previsto due figure indispensabili da affiancare all’impiegato, Antonio Trezza, che già dà un valido contributo alla causa stranieri.

«Al già validissimo Antonio Trezza dell’Ufficio Immigrati di via Della Repubblica - afferma il candidato sindaco del Pd, Vincenzo Servalli - affiancheremo la figura di mediatore culturale ed assistente sociale, al fine di poter allargare il raggio d’azione sul fenomeno immigrazione».

Sono 1120 gli immigrati regolari (777 femmine e 343 maschi), censiti all’Ufficio Anagrafe del Comune metelliano, con una folta presenza di ucraini e romeni. Un Ufficio affidato alla disponibilità dell’istruttore amministrativo, Antonio Trezza, persona disponibile, solidale e sempre pronto a tendere una mano alle persone che in terra straniera hanno difficoltà anche solo a farsi capire.

Un Ufficio Immigrati che non esiste nella pianta organica del Comune e che solo per il forte senso umanitario dell’impiegato Trezza, il quale trova tempo anche per queste pratiche, è possibile nella sede di via Della Repubblica. Una sede dove, specie il giovedì pomeriggio, si accodano dai 20 ai 40 immigrati per fare richiesta di pratiche per ricongiungimento familiare, per lettera di invito turistico e per certificazioni varie.

L’addetto stampa Annalaura Ferrara