Tu sei qui: PoliticaSevero Codice deontologico per i dipendenti comunali
Inserito da (admin), giovedì 12 febbraio 2009 00:00:00
Non conosce sosta il programma di rinnovamento della macchina comunale intrapresa dal sindaco Luigi Gravagnuolo. Ultimi atti di quest’opera di svecchiamento sono l’emanazione di un regolamento per i procedimenti disciplinari che interessano i dipendenti comunali e la costituzione di un ufficio disciplinare che vaglierà la condotta degli impiegati.
Un provvedimento della Giunta comunale che rispetta quanto previsto dall’art. 55 del decreto legislativo del 2001, che prescrive norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze di Amministrazioni comunali.
La grande novità è la costituzione di un organo collegiale preposto al monitoraggio del lavoro, e quindi della condotta, dei dipendenti ed all’attuazione di quanto prescritto nel Codice disciplinare che è stato allegato all’ultimo contratto (aprile 2008) dei dipendenti pubblici.
A comporre il nuovo ufficio saranno il Segretario generale, il dirigente del Settore Personale e, di volta in volta, il dirigente del Settore a cui appartiene l’impiegato oggetto di procedura disciplinare. Rientra nei poteri dell’ufficio disciplinare predisporre sopralluoghi, ispezioni, reperire testimonianze e qualsiasi altro mezzo di prova.
I comportamenti sanzionabili abbracciano una casistica molto vasta: da una semplice scorrettezza nei confronti degli utenti dell’ufficio o del collegio a comportamenti più seri, sottoponibili anche a sanzioni penali. Tra i due estremi, poi, si pongono una serie di azioni scorrette quali l’inadempimento delle disposizioni di servizio, assenze ingiustificate, ritardi reiterati, etc. Il responsabile o coordinatore di un ufficio ha l’obbligo di segnalare, entro 10 giorni, ognuna di tali scorrettezze al rispettivo dirigente di Settore. Quest’ultimo provvederà personalmente a richiamare l’indisciplinato, oppure, nel caso si ritenga non competente per la sanzione da applicare, a comunicare entro 10 giorni il caso al presidente dell’ufficio per le sanzioni disciplinari.
Altro tassello importante di quest’opera di risanamento burocratico è l’inserimento di due integrazioni al regolamento sull’ordinamento dei Settori, Servizi ed Uffici comunali. Un provvedimento varato per evitare i conflitti d’interesse dei dipendenti comunali.
La delibera, nello specifico, stabilisce per l’impiegato comunale il divieto di partecipare a decisioni o di influire in qualche modo sull’adozione di provvedimenti che possono riguardare lui stesso, un parente entro il quarto grado o il convivente. Tale obbligo vale anche nei confronti di individui, associazioni, enti o società con cui il dipendente o il coniuge hanno un rapporto dal quale può trarre un qualsiasi vantaggio.
La delibera riguarda anche la posizione dei lavoratori part-time del Comune, ai quali non è consentito svolgere attività professionale autonoma che riguardi mansioni connesse con le attività svolte presso il Comune. Non deve esserci conflitto d’interesse tra le attività comunali e quelle autonome svolte all’esterno.
Tali cambiamenti perseguono l’obiettivo di ottenere un comportamento deontologico più corretto da parte dei dipendenti comunali. A tal fine, da tempo è stato avviato un meccanismo di rotazione del personale da un ufficio all’altro. La Pattuglia edilizia, ad esempio, è stata completamente azzerata per evitare che sia sottoposta a problemi e sollecitazioni continue.
«Portare a termine tale riforma non è un’impresa semplice, ma è necessario – ha spiegato il sindaco Gravagnuolo – anche perché è giusto assicurare che i cittadini vengano trattati tutti allo stesso modo ed evitare che taluni possano ricorrere a canali preferenziali».
Il Codice deontologico verrà affisso sulla porta di ogni ufficio affinchè tutti ne possano prendere visione. Una situazione nuova per tutti gli “abitanti” del Palazzo di Città.
Mai in passato, infatti, era stata intrapresa un’iniziativa simile, che ha creato non poca confusione, ma che, tutto sommato, è stata ben accolta da tutti.
Fonte: Il Portico
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