Ancora scontri a Palazzo di Città, questa volta generati dalle «azzardate» disposizioni del sindaco Luigi Gravagnuolo in relazione al posizionamento dei dipendenti comunali nei vari settori di competenza.

A farsi portavoce del dissenso dei dipendenti e di quanti si ritrovano troppo lontani dal modo di pesare e di agire del primo cittadino sono i consiglieri comunali del Pdl, Luigi Napoli e Alessandro Schillaci, che definiscono «deleterio» e «sinonimo di scarsa qualità» il metodo adottato da Gravagnuolo.

La questione era nata all’indomani di alcuni spostamenti dei dipendenti comunali in aree diverse da quelle di competenza. Prescrizione, questa, che aveva messo in allarme i lavoratori, i quali, secondo quanto affermano Napoli e Schillaci, «vivono in un clima di regime, quasi fossero dei soldati sempre pronti a rispondere alle richieste del comandante».

I due consiglieri, rappresentanti del Pdl, lamentano inoltre lo stravolgimento da parte di Gravagnuolo anche dell’organizzazione di settori vitali, come quello dei Lavori pubblici ed urbani, o addirittura quello della Repressione urbana, che negli ultimi anni hanno riportato eccellenti risultati di sviluppo.

Di qui l’invito alla riflessione sull’importanza del ruolo anche storico ricoperto dal Comune di Cava de’Tirreni e sugli avvenimenti dell’ultimo periodo: a cominciare dal «fallimento» della questione legata all’ospedale, fino alle vicende riguardanti i dipendenti comunali.