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M5S, Cava de' Tirreni, rifiuti, tasse

Tassa rifiuti a Cava de' Tirreni, M5S: «Cittadini vessati, Sindaco intervenga!»

Il Movimento 5 Stelle di Cava de' Tirreni sollecita l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Servalli ad intervenire per risolvere il problema rifiuti

Inserito da (redazioneip), martedì 9 marzo 2021 09:29:09

Attraverso un comunicato stampa, il Movimento 5 Stelle di Cava de' Tirreni sollecita l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Servalli ad intervenire per risolvere il problema rifiuti. Il M5S h ricordato il programma elettorale del 2015 del primo cittadino, nel quale si parlava dell'obbiettivo di ridurre i costi e i rifiuti prodotti e di limitare progressivamente gli scarti non recuperabili dei rifiuti per giungere, entro il 2020, al loro azzeramento.

Obbiettivi che, a detta del M5S, non sono stati raggiunti: «Molti cittadini hanno dovuto subire il progressivo aumento negli anni della tassazione comunale sui rifiuti; tutto ciò con la complicità delle opposizioni che in Consiglio Comunale non hanno mai apertamente contestato queste forme di scellerata gestione».

«Ci si chiede, inoltre, - continua la nota - quale sia stato il risultato del progetto sperimentale del cosiddetto "porta a porta spinto", attivato con la Determina Dirigenziale 166 del 10.02.2016 per una durata di 3 mesi e successivamente prorogata; ci si chiede, altresì, quanti soldi pubblici siano stati investiti per il miglioramento del sistema di raccolta e quali siano state (se ci sono state...) le azioni intraprese in conseguenza di detta sperimentazione.

Sarebbe ulteriormente utile alla collettività sapere quali siano i controlli sull'attuazione del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani effettuati dall'attuale Amministrazione e dall'Amministrazione uscente (la stessa). E quali sono le figure preposte al controllo e quali sono gli indicatori di efficienza del sistema di raccolta differenziata allo stato attuale?

E' notorio il fatto che la Metellia Servizi s.r.l., società partecipata del Comune, non faccia altro che effettuare il servizio di raccolta e consegnare a fine anno la fattura al Comune: i costi sostenuti, lievitati a causa dell'inefficienza del sistema, vengono poi suddivisi tra i cittadini, ditte, negozi, imprese ed associazioni presenti sul territorio. Da quanto sopra si evidenzia un quadro, nel complesso, fortemente scoraggiante.

Abbiamo la sensazione di subire le decisioni di amministrazioni comunali miopi, incapaci di una programmazione nel medio lungo termine e che si sorreggono confidando sulla buona volontà delle associazioni ambientali sul territorio.

Nel frattempo la città precipita in un baratro amministrativo senza fondo, i cittadini sono vessati da una tassazione sempre crescente e la città accumula un gap via via sempre più grande rispetto al resto del paese che si accinge a raccogliere la sfida dell'economia circolare e della transizione ecologica, mentre dopo più di 10 anni a Cava continuiamo a discutere di un problema che dovrebbe essere "banale" e già essere ampiamente risolto».

Quali sono le proposte del M5S? «Non ci stancheremo mai di ripetere, come da 10 anni a questa parte, che le soluzioni per migliorare il ciclo di gestione dei rifiuti e ridurre la tassazione per i cittadini esistono e sono praticabili: lo abbiamo evidenziato più volte nel corso degli anni alle Amministrazioni succedutesi e continueremo a farlo anche stavolta mettendoci dalla parte dei cittadini. - spiega - Abbiamo proposto, più e più volte, di utilizzare la tecnologia RFID per informatizzare il processo di raccolta e quantificazione dei rifiuti che ogni utenza, domestica e non, produce, per rispettare ed attuare il principio ormai consolidato a livello comunitario del "chi inquina paga".

L'utilizzo di buste con i tag RFID permette di identificare i cittadini ed i loro depositi ed in base quelli tassarli, in modo da premiare i cittadini virtuosi (la maggioranza dei cavesi) e ridurre a monte il volume dei rifiuti prodotti ed i relativi costi di gestione.

L'impiego, sugli attuali bidoncini per l'umido, di un sistema con serratura e lettura con card per l'apertura, già in possesso dei cittadini per l'area ecologica, e l'ausilio di una bilancia per pesare il contenuto depositato sarebbero l'ideale completamento del progetto.

La frazione umida dei rifiuti rappresenti l'aliquota più pesante dei rifiuti urbani e che i suoi costi di smaltimento siano comunque elevati. Abbiamo, nel recente passato, più volte suggerito all'Amministrazione Comunale di aderire al programma regionale per l'assegnazione di compostiere di comunità, ma anche questa sollecitazione è rimasta lettera morta».

Fonte: Il Portico

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