Avviata la resa dei conti tra Giovanni Baldi, l'Udc e le liste che lo sostengono. Ad essa è seguita un faccia a faccia con Marco Galdi, leader di "Progetto Cava". Dunque, mentre An, Forza Italia e Nuova Democrazia Cristiana attendono domani sera per individuare il candidato sindaco unico, la vicenda Baldi sta per chiudersi definitivamente. Nella tarda serata di ieri è iniziata la notte dei lunghi coltelli. I resti dell'Udc, Alleanza Democratica e gli ex forzisti che si riconoscono in Campanile, Salerno, Pesante e Ventrello, hanno chiesto di porre fine alla telenovela: Baldi sì, Baldi no.

«La prima risposta è positiva - ha affermato Renato Salerno - ci sono tutte le premesse per riprendere il cammino interrotto dalla richiesta di una pausa di riflessione». Ma tutti chiedono garanzie precise per il futuro, in particolare se esistono margini di manovra per ricomporre l'asse Baldi-Galdi. «Ricostituiamo prima l'accoppiata, regole e percorsi, poi sarà più semplice affrontare il tema del candidato sindaco», aggiunge Campanile. Ma è un tratto di strada tutto da costruire dopo le note vicende estive, che portarono Marco Galdi ad abbandonare Giovanni Baldi dopo aver stipulato un accordo di ferro. Regna un certo scetticismo tra le delegazioni. «Tuttavia dobbiamo tentare tutto. Stiamo lavorando per rimuovere gli ultimi ostacoli», conclude Campanile.

Intanto, cresce l'attesa per l'interpartitico della Casa delle Libertà. È la seduta decisiva per l'individuazione del candidato sindaco. «Se l'Udc che fa capo a Giovanni Baldi dovesse tirarsi fuori, è una scelta che pesa, ma noi abbiamo il dovere di proseguire il cammino avviato. Domani sera dovremo indicare il candidato sindaco ed il coordinatore politico», dichiara Alfonso Laudato. In pole position Alfredo Messina, intorno al quale si sono stretti il Nuovo Psi, la Fiamma Tricolore, Forza Italia e la lista civica "Uniti per Cava".