Il 16 gennaio 2025 si è tenuta una riunione di maggioranza in Regione Campania, incentrata sulla difesa della legge regionale che consentirebbe al presidente Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. La norma, impugnata dal Governo nazionale, ha aperto un acceso confronto istituzionale e politico.

Nel comunicato stampa diramato al termine dell'incontro, la maggioranza ha ribadito piena fiducia nelle imminenti decisioni della Corte Costituzionale, «con la consapevolezza di essere nel pieno della legalità». «L'unica vera anomalia è rappresentata dal Governo nazionale, che ha violato il principio costituzionale della ‘legge uguale per tutti'», si legge nel documento, in riferimento al caso del Veneto, dove il presidente Luca Zaia ha già ottenuto un terzo mandato. I capigruppo e i responsabili politici hanno inoltre sottolineato l'unità della coalizione e la volontà di continuare a lavorare per la comunità: «Si concretizzano nelle prossime settimane cantieri o progetti di valore storico per il territorio campano. Tutti i consiglieri rimangono fedeli a quello che considerano l'unico loro dovere morale: lavorare per i nostri concittadini, per le famiglie, per le imprese del nostro territorio».

Dura la replica del senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d'Italia in Campania, che ha attaccato frontalmente la maggioranza regionale. «Sono alla frutta se arrivano ad invocare il principio che la Legge è uguale per tutti perché la Legge regionale che il governo ha impugnato dice che l'unico che fa eccezione è De Luca. Secondo la Legge regionale De Luca sarebbe l'unico nella storia della Regione Campania a poter fare, teoricamente, tre mandati. Insomma hanno un concetto da maiali della fattoria di Orwell: tutti erano uguali ma c'era chi era più uguale degli altri. Insomma sono coerenti con la loro radice di comunisti».

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