Tu sei qui: PoliticaTerzo polo, in arrivo le adesioni
Inserito da (admin), mercoledì 5 ottobre 2005 00:00:00
Dopo l'appello di Marco Galdi a cattolici, riformisti, moderati ed ambientalisti, prove tecniche per la nascita di una terza forza. Primi sì all'iniziativa. A sinistra, intanto, gli Ulivisti per Cava lanciano la lista unica e bacchettano i Verdi per l'autoesclusione dall'Unione. Dunque, manovre, nuovi approcci e polemiche segnano ancora queste settimane in attesa del definitivo quadro politico. Anche i minimi segnali vengono registrati sul quadrante dei due Poli. Cresce il consenso intorno all'appello fatto da Marco Galdi a cattolici e moderati. Già i primi sì di cattolici impegnati, disposti a scendere in campo per la costruzione di una terza forza moderata. «Nelle prossime settimane - osserva Marco Galdi - non solo faremo i nomi delle adesioni, ma insieme daremo vita ad una grande manifestazione di presentazione del movimento, con obiettivo il governo della città». Tra le prime adesioni quella dell'ex segretario dell'Udc, Eligio Canna, ex democristiano, proveniente dalle fila dei movimenti cattolici: «Credo che la nascita di un terzo polo possa costituire l'approdo sicuro di quanti aspirano ad una coalizione di moderati. Una forza rispondente, tra l'altro, allo spirito vero della città di Cava. Basta esaminare la storia cittadina di questi ultimi 50 anni. Il cammino non è facile, occorre vincere certe resistenze ed abbattere certi schemi che hanno condizionato la vita politica in questi ultimi anni. Ci stiamo provando». Intanto, su iniziativa di un gruppo di cattolici impegnati, sembra si stia lavorando anche per recuperare il rapporto tra "Progetto Cava" e Giovanni Baldi. «Non si può buttare a mare un'identità di vedute ed una comune radice politico-culturale. Sui ruoli l'accordo sarà possibile quando esistono comuni denominatori e l'intesa sulle cose da realizzare è solida», conclude Eligio Canna. A sinistra, intanto, gli Ulivisti per Cava rilanciano la lista unica per le elezioni. «Se non sarà possibile - dichiara la coordinatrice Rossana Lamberti - occorre puntare a liste unitarie, eventualmente con sigle comuni e non di partito». Sulla posizione assunta dai Verdi a Cava, con la candidatura di Enza Passa, gli Ulivisti ritengono la scelta legittima, ma non riescono a coglierne l'opportunità: «Noi Ulivisti, che abbiamo sempre lottato per l'autonomia di gruppi e partiti, non riteniamo qualificante per gli stessi Verdi di Cava la dichiarata dipendenza della loro scelta dall'autorità provinciale. Crediamo proprio che sia finito il tempo dei matrimoni combinati dall'esterno». Porta sempre aperta, comunque, per i Verdi di Cava, da non considerare come avversari elettorali: «Un loro rientro renderebbe totale l'unità».
Fonte: Il Portico
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