Il consigliere regionale della Campania della Lega, Aurelio Tommasetti, non ha risparmiato critiche al Partito Democratico, accusato di "fingere" di prendere le distanze dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, proprio mentre quest'ultimo ha ribadito l'intenzione di candidarsi per un terzo mandato. La tensione all'interno del Pd campano è palpabile, e Tommasetti non ha esitato a evidenziarla.

"Ormai assistiamo a un totale scollamento tra De Luca e il suo partito", ha dichiarato il consigliere leghista, "mentre i vertici e autorevoli esponenti del Pd sembrano aprire gli occhi sulla sua gestione fallimentare. Tuttavia, queste prese di posizione arrivano in ritardo e appaiono più che altro di facciata. Basti pensare al caso di Franco Alfieri, presidente della Provincia e sindaco di Capaccio Paestum, fedelissimo di De Luca, indagato per corruzione e turbativa d'asta. Nonostante la sospensione di Alfieri dal partito, non abbiamo ancora sentito una parola sulla vicenda né dalla segretaria Elly Schlein, né dallo stesso De Luca."

Per Tommasetti, il vero punto focale rimane il confronto interno al Pd sulla possibile ricandidatura del governatore campano. "Mentre personaggi legati a scandali gravi finiscono sotto i riflettori della giustizia, De Luca continua imperterrito il suo percorso verso il terzo mandato, etichettando come 'imbecilli' i suoi colleghi di partito. Il Pd tenta goffamente di distanziarsi da lui, ma è ormai troppo tardi per cercare di redimersi dopo quasi un decennio di malgoverno."

Il consigliere conclude con un appello al centrodestra: "Ora tocca a noi proporre un progetto politico credibile e unitario, capace di voltare pagina dopo una stagione politica che ha danneggiato profondamente la Campania."