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Taiwan, Cina, USA, tensioni, Corea, Giappone, Shanghai

Navigare nello Stretto di Taiwan, area di grandi tensioni internazionali

Sinceramente non saprei come “fare attenzione” se dovesse cadere un missile... Magari farò indossare a tutti un elmetto di sicurezza. Non si sa mai!

Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 7 ottobre 2022 16:04:54

Di Salvatore Barra*

Ieri mattina, all'alba, siamo partiti dal Porto Cinese di Xiamen. Porto di destinazione: Shanghai.

Shanghai è una megalopoli sul Delta del grande Fiume Azzurro - Chang Jiang, lungo 6380 chilometri, che dalle Montagne del Tibet arriva fino al Mare Cinese Orientale. Con i suoi circa 30 milioni di abitanti è considerata una delle più grandi città del Mondo.

Il porto di Shanghai, oltre ad essere il più grande del mondo per movimentazione merci, possiede una notevole attività cantieristica per la costruzione e la riparazione delle navi; centinaia sono le industrie dislocate nei paraggi della città, che producono e forniscono materiali lavorati e pronti all'uso. Nato in prossimità del centro città, col passare degli anni fu interessato dalla realizzazione di banchine sempre più grandi, dai profondi fondali, ma, per questo, sempre più distanti dal centro. Si pensi che la banchina dove ormeggeremo, il più grande container terminal del mondo, è stata ricavata da un'isola, sita sull'estuario del fiume, ripulita completamente da vegetazione, dossi collinari ed asfaltata (nel vero senso della parola). Un ponte di circa 40 chilometri di lunghezza unisce l'isoletta (terminal) di Yangshan con la terraferma. Inutile dire che questa mastodontica opera, ponte compreso, fu realizzata a tempo di record.

Ho visitato Shanghai poco prima della pandemia da Covid-19: è una città fantasticamente bella, piena di vita e di bella gente. Il coronavirus ha stravolto tutto. Spero che si torni presto alla normalità e che qualcuno dei nostri lettori del Vescovado possa presto visitare questa stupenda località.

Ora mi trovo in navigazione nello Stretto di Taiwan, area di grandi tensioni internazionali, dovuti alla (perenne) crisi tra la Cina che rivendica l'Isola come parte del territorio Cinese e il governo locale, che cerca di mantenere l'Indipendenza con l'appoggio degli Stati Uniti d'America. Il nostro passaggio, come anche delle altri navi, è costantemente monitorato da navi militari e stazioni costiere, nonostante i nostri dati del viaggio (Rotta, Velocità, Posizione geografica, Porto di Destinazione, Orario Stimato di Arrivo al porto di destinazione) siano visibili all'AIS (Automatic Information System), uno strumento che, per l'appunto, rende possibile "leggere" i dati relativi a tutte le navi in zona in tempo reale.

Quando siamo intercettati da navi militari, ci contattano per mezzo della Radio VHF (Canale 16) con la solita formula "Nave sconosciuta", ripetuta tre volte, quindi aggiungono: "In posizione Latitudine/Longitudine, Rotta 123, Velocità 16 nodi. Questa è la Nave da Guerra Pinco 333 della Marina Pallino, cambio". E noi rispondiamo: "Nave da guerra Pinco della Marina Pallino, siamo la Nave che avete chiamato, Nome e Nominativo della nostra Nave, Cambio". E loro: "Diteci porto di provenienza, porto di arrivo ed ETA (Tempo stimato di arrivo), tipo di nave (Container, Petroliera, carboniera o altro), quantità e tipo di carico che state trasportando, pescaggio. Cambio".

La nave da guerra effettua i controlli relativi alla nave intercettata e, se non vi sono problemi, ringrazia ed invita a proseguire. Diversamente, in caso di "giustificato sospetto" per Contrabbando di Guerra, Tratta degli schiavi e/o identità della nave, la nave militare potrebbe ordinare di "fermare immediatamente la vostra nave" (inalberando la lettera L (Lima) del Codice internazionale dei segnali CIS, o, se di notte, trasmettendo il Segnale Morse ._.. (punto linea due punti) con lampi di luce).

Dopodiché, i Marinai dell'unità da guerra abbordano la nave mercantile con un drappello armato per effettuare i dovuti controlli e l'investigazione. Queste operazioni (del giustificato sospetto) possono avvenire anche in Acque Internazionali (Alto Mare), come previsto dal Diritto Internazionale.

Come se non bastasse, questa mattina abbiamo ricevuto, via Inmarsat C, anche questo messaggio inviato dalla Guardia Costiera Giapponese: "AVVISO PER LE SEGUENTI AREE: Mare del Giappone - Mare Cinese Orientale - Nord Pacifico. POTENZIALI MISSILI BALISTICI LANCIATI DALLA COREA DEL NORD. A TUTTE LE NAVI È RICHIESTO DI FARE ATTENZIONE - ALTRE INFORMAZIONI SEGUIRANNO. MANTENETEVI LONTANO QUANDO AVVISTATE OGGETTI CADERE. A TUTTE LE NAVI È RICHIESTO DI RIPORTARE (nel caso) LE INFORMAZIONI ALLA GUARDIA COSTIERA GIAPPONESE".

Sinceramente non saprei come "fare attenzione" se dovesse cadere un missile... Magari farò indossare a tutti un elmetto di sicurezza. Non si sa mai!

Tutti i messaggi di Soccorso, Urgenza e Sicurezza per la navigazione - inclusi i bollettini Meteo e le allerte meteo marine - possono essere diramati via radiotelefono VHF o UHF, radio ricevitori per onde medie ed onde corte, Inmarsat C (sistema satellitare) e Navtex (ricevitore di avvisi ai naviganti a corto raggio). Il Navtex è adibito unicamente alla ricezione, mentre tutti gli altri si usano in ricezione e trasmissione. Il loro utilizzo dipende dalla distanza. Ad esempio, il Radiotelefono VHF, che ha una portata di circa 40 miglia nautiche (72 chilometri) è inutile usarlo sapendo che non vi sono navi o stazioni costiere nel raggio di 40 miglia nautiche, mentre si potrebbe usare la Radio ad onde medie o ad onde corte (le frequenze da usare dipendono sempre dalla distanza della stazione, fissa o mobile, con la quale si vuole comunicare).

Tutti gli apparati di Radio comunicazioni della nave sono controllati periodicamente dagli uomini di bordo e annualmente dal personale di terra che ne verifica il buon funzionamento con rilascio della certificazione di attestazione del buon funzionamento. Fino ad una ventina di anni fa, le comunicazioni di bordo e la manutenzione degli apparati venivano svolti dall'ufficiale marconista, figura professionale che fu soppressa. Le mansioni dell'ufficiale marconista, da allora, vengono svolte dal Comandate e da ufficiali di bordo, i quali devono essere in possesso obbligatoriamente del Certificato di Operatore Radio.

Viaggiamo con mare e vento in burrasca (forza 8) da Nord Est. Ogni tanto, spruzzi di mare si infrangono sulle vetrate del ponte di Comando. Niente di particolare. Procediamo a velocità ridotta per rispettare l'ora di arrivo, precedentemente comunicata. La nave sfila tranquilla tra le onde che arrivano da prua e la navigazione procede senza il benché minimo problema. Il mare agitato ha tenuto lontano i pescherecci cinesi, numerosissimi in questa zona. Ne incontriamo raramente qualcuno; del resto i temerari esistono dappertutto.

I marinai, capitanati dal nostromo, dopo la manovra ed un'abbondante colazione vengono destinati alle loro attività in coperta ed al servizio di guardia in plancia di comando, ove svolgono il servizio di vedetta, timoniere e pulizia all'occorrenza. Il Personale destinato in coperta si dedica principalmente al rassetto dei materiali che sono fuori posto, pulizia del ponte di coperta, controllo dei posti di manovra di prua e di poppa e dei relativi cavi di ormeggio, funzionamento di argani e verricelli ed eventuale grassaggio, scale di accesso alla nave, biscagline usate per l'imbarco del pilota, pulizia e disinfestazione dei servizi igienici e dei locali usati dagli stivatori di terra.

Una volta eseguite tutte queste operazioni, siamo pronti ad essere ricevuti nel prossimo porto, presentabili, puliti ed igienizzati: come fa piacere a tutti.

Intanto, con la sera, il mare si calma, luci e bagliori di pescherecci si notano sempre più numerosi, fino a coprire ed illuminare il buio del mare delimitato dall'invisibile orizzonte, come le stelle al calar della sera sulla volta celeste appaiono sempre più numerose nell'infinita oscurità dell'universo.

In questo surreale scenario dirigiamo la nostra Prua verso il porto di Shanghai.

La navigazione continua...

 

*Capitano Superiore di Lungo Corso

 

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Fonte: Il Vescovado

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