di Giovanni Bovino

Aurelio De Laurentiis fa tappa ad Amalfi. Il patron del Napoli ha fatto tappa questa mattina al punto vendita di Amalfi de "La Tramontina", lo storico caseificio di Cava de' Tirreni

La commessa del negozio, Aurora, ha accolto il presidente azzurro che ha comprato la Prima Cotta, una super mozzarella da latte di bufala lanciata proprio dal caseificio.

A suggerire a De Laurentiis l'acquisto della Prima Cotta La Tramontina, è stato un noto ristoratore di Amalfi, grande amico del Presidente.

Immancabile anche la tappa alla Pasticceria Pansa, storica pasticceria del centro storico, dove ha potuto gustare alcune delle tipicità e delle prelibatezze realizzate.

Il patron azzurro è al centro di una polemica di mercato con l'ex allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ora nel mirino della FIGC che lo ha individuato come successore di Roberto Mancini alla guida della Nazionale Italiana. Spalletti nel momento del mancato rinnovo con il Napoli ha sottoscritto un accordo con De Laurentiis e quest'ultimo ha inserito una clausola da circa3 milioni di euro per preservarsi dall'eventualità che in questa stagione l'allenatore toscano possa allenare una nuova squadra.

Nella giornata di ieri, attraverso un comunicato stampa, De Laurentiis ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di concedere deroghe per permettere alla FIGC di assumere Spalletti come nuovo ct: "Per il Calcio Napoli tre milioni non sono certo molti, e per Aurelio De Laurentiis sono ancora meno. Ma la questione nel caso di specie non è di "vil denaro", bensì una questione di principio, che non riguarda solo il Calcio Napoli, ma l'intero sistema del calcio italiano, che deve spogliarsi del suo atteggiamento dilettantistico per affrontare le sfide guardando al rispetto delle regole delle imprese, delle società per azioni, del mercato. Ma fino a quando si consentirà che la "regola" sia la "deroga" il sistema calcio non si potrà evolvere e continueranno a esserci i casi "Spalletti" come continueranno a esprimersi "autorevoli" commentatori che non conoscono come vada gestita in modo sano un'impresa".