La finale di Champions League a Parigi inizia tardi: la polizia parigina ha difficoltà nel contenere diversi tifosi dei Reds e l'Uefa per evitare che la partita possa iniziare con un discreto numero di spettatori ancora fuori dallo stadio comunica che la finale di Champions League inizierà più tardi di mezz'ora. Il fischio d'inizio avverrà alle 21.36.

Una situazione piuttosto surreale che vede comunque lo spettacolo d'apertura andare in scena con uno show musicale e coreografico in stile super bowl firmato Camila Cabello.

Il primo tempo vede i Reds rendersi più volte pericolosi con due occasioni di Salah intercettate da Courtois e con una gran parata (con l'aiuto del palo) dello stesso portiere belga su un tiro insidiosissimo di Mané.

L'estremo difensore del Real Madrid si fa ancora trovare pronto bloccando un altro tentativo di Salah, questa volta su colpo di testa.

Sul finire del primo tempo un gol di Benzema viene annullato e poi valutato al Var per diversi minuti fino a quando arriva la decisione definitiva: non è gol.

Così finisce il primo tempo con le statistiche impietose nei confronti della squadra di Ancelotti che ci ha abituati quest'anno a ribaltare i pronostici: al 60° è Vinicius a portare in vantaggio i Blancos su cross dalla destra di Valverde.

I Reds sembrano storditi dall'inaspettato vantaggio madridista: Salah prova subito a pareggiare i conti con un tiro dal limite ma ancora una volta Courtois respinge.

Il Liverpool toglie l'ex attaccante del Porto Luis Diaz per Diogo Jota e inserisce anche il brasiliano Firmino per cercare il pareggio anche se diventa sempre più difficile avere la meglio sul portiere madridista in serata di grazia.

All'81 Salah continua la sua battaglia personale con il portiere belga Courtois che effettua una parata miracolosa sul tiro di destro ad incrociare dell'egiziano dopo uno stop a seguire strepitoso: mentre l'attaccante si dispera, l'estremo difensore viene letteralmente travolto dai suoi compagni per l'intervento prodigioso.

Ma il Real Madrid di Ancelotti sa soffrire, ripartire in contropiede e soprattutto, sa palleggiare e far passare inesorabilmente i minuti sul cronometro, nonostante i tentativi frenetici dei Reds, purtroppo - per gli inglesi - vani.

Il Real Madrid vince così la quattordicesima Champions League della sua storia battendo un Liverpool che non è stato inferiore ma si è trovato davanti un Courtois monumentale.

Senza dimenticare il cammino compiuto dai Blancos: eliminare avversari come Psg, Chelsea, Manchester City e Liverpool tra le squadre favorite per la vittoria finale alla vigilia di questo torneo, dimostrano quanto Ancelotti e i suoi Blancos abbiano realizzato una vera e propria impresa.

Ora Carlo Ancelotti guarda tutti dall'alto in basso: salgono a 4 vittorie le della Champions League come allenatore e 2 come giocatore: nessuno come lui.

Semplicemente Re Carlo.

Fonte foto: UEFA Champions League