Come un fulmine a ciel sereno, ieri pomeriggio, 13 agosto, Roberto Mancini si è dimesso dal ruolo di CT della nazionale. Dopo solo due anni dall'Europeo vinto, e dopo una qualificazione persa al Mondiale, il ciclo del Mancio si conclude a meno di un mese dalle qualificazioni per l'Europeo 2024 (il 9 settembre c'è Macedonia-Italia).

"Le dimissioni da ct della Nazionale sono state una mia scelta personale. Ringrazio il Presidente Gabriele Gravina per la fiducia, insieme a tutti i membri della FIGC. Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell'Europeo 2020. È stato un onore", così Mancini su Instagram sull'addio alla Nazionale.

Ora la FIGC deve accelerare i tempi per trovare il sostituto. I nomi più quotati sono Luciano Spalletti e Antonio Conte. Sul primo ci sarebbe da risolvere il nodo della clausola prevista nel contratto col Napoli (oggi fissata a 3 milioni e 200 mila euro circa) e che Spalletti dovrebbe pagare in caso firmi con un'altra squadra in questa stagione. Per Conte si tratterebbe di un ritorno dopo il biennio 2014-2015; il problema sarebbe l'ingaggio più alto di Spalletti (il tetto massimo della Figc è di 5 milioni).