Davis è azzurra 47 anni dopo, battuto il tabù Australia con i due singoli: Arnaldi prima e poi il match dell'eroe di questa Coppa, Sinner.

Già ieri dopo aver annullato 3 match point a Djokovic le sensazioni era positive: ma gli scongiuri all'italiana erano - come sempre - obbligati.

Rispetto alla partita di ieri con la Serbia, vinta al meglio delle 3 sfide dopo aver perso il primo singolo, l'eroico match di Sinner - come detto - con Djokovic e il doppio vinto ancora con i due protagonisti di tanti incontri che non hanno voluto mancare neppure nella partita di doppio.

Quarantasette anni dopo, è Jannik Sinner a guidare gli azzurri al ballo con l'insalatiera, come e' chiamata la coppa più ambita, la Davis.

Una coppa che mancava dal lontano 1976 quando a far sognare l'Italia furono Panatta-Barazzuti-Barazzutti-Zugarelli, con Pietrangeli capitano.

All'ottava finale di Coppa Davis (la quarta contro la bestia nera Australia, vincente nel 1960, 1961 e 1977), i ragazzi del capitano Filippo Volandri centrano l'impresa.

Nella serata magica di Malaga, protagonista anche Matteo Arnaldi, che non delude e vince il primo, cruciale, singolare battendo Popyrin 7-5 2-6 6-4 dopo aver mancato tre set point prima di chiudere il primo set e salvato otto palle break nel terzo.

La palla passa poi a Sinner, che regola l'avversario in un'ora e 21 minuti.

Poi, l'abbraccio collettivo con il capitano Volandri che si emoziona.

Bentornata insalatiera, ti si aspettava da soli 47 anni.

Che vuoi che sia(no).

NdL