La finale che nessuno vuole giocare: quella del terzo e quarto posto e che ha visto non poche polemiche sugli episodi arbitrali durante Croazia - Marocco vinta dagli uomini capitanati da Modric per 2 a 1.

A onor del vero il Marocco, vera rivelazione dei mondiali aveva già avuto modo di recriminare per episodi sfavorevoli - come rigori non assegnati - già dalla semifinale contro la Francia.

La 'finalina' contro la Croazia ha fatto il resto anche se sono gli stessi croati a vedersi negare un rigore solare, questo non ha impedito che gli animi si surriscaldassero oltre modo con uno dei giocatori più rappresentativi della nazionale marocchina, Hakimi, esterno destro del Paris Saint-Germain ed ex giocatore dell'Inter, mimare platealmente il gesto delle manette verso l'arbitro e, a partita conclusa, apostrofare Gianni Infantino, presidente della Fifa, per i torti subiti dalla sua squadra, sia nella semifinale persa contro la Francia che durante quella di ieri valevole per il terzo posto che ha visto la squadra marocchina soccombere nei confronti della Croazia.

E' lo stesso terzino marocchino, ad adrenalina smaltita e a sangue freddo, chiedere scusa poi al presidente Fifa.

Sipario sulla Croazia che si conferma sul podio: nel 2018 arrivò seconda perdendo la finale contro la Francia e quest'anno medaglia di bronzo. Complimenti a loro e anche allo stesso Marocco, il cui risultato, alla vigilia, così prestigioso, non era certo preventivato sia per gli addetti ai lavori che per gli appassionati.

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