La mini- telenovela tra la Federcalcio italiana e il suo presidente, Gravina contro l'ex Ct azzurro, Roberto Mancini è ai titoli di coda.

A far calare il sipario è stata la Federcalcio, non quella di via Allegri, ma quella che ha la sede a Riad, in Arabia Saudita.

Con un video sul social X la federcalcio di Riad ufficializza l'inizio dell'avventura dell'ex Ct azzurro sulla panchina della nazionale saudita.

Chi lo avrebbe mai detto?

In molti si chiedono ora se sia nato prima l'uovo o la gallina: le dimissioni di Mancini all'antivigilia di Ferragosto portavano in grembo solamente una disillusione - forse tardiva - nei confronti di Gravina oppure c'erano anche le trattative coi sauditi?

Domande legittime, risposte incerte.

L'ex ct dell'Italia ha firmato per sauditi, con un mega ingaggio con i bonus.

Difficile che tra le tante verità, del ct e della federcalcio saudita, si conoscerà anche l'ingaggio da nababbi col quale Mancini è deciso di convolare subito a nozze.

Con Mancini andra' tutto lo staff che lo aveva seguito in nazionale, da Evani a Lombardo, riaprendo tra l'altro il discorso dell'organizzazione del club Italia con il nuovo ct, Luciano Spalletti.

La cifra dell'ingaggio dovrebbe aggirarsi sui 25 milioni a stagione, da qui fino al Mondiale, più bonus e benefit sostanziosi.

Comunque sia, Mancini diventerà il ct più pagato al mondo, forse non il tecnico (Simeone, all'Atletico, e' accreditato di 40 milioni netti a stagione).

La sua missione, portare l'Arabia al prossimo Mondiale, cominciando un'avventura che partirà con due amichevoli, con Costarica e Corea del Sud, l'8 e il 12 settembre.